Deduzioni e deterazioni fiscali
E' tempo di 730. I consigli e i promemoria della commercialista
In questo periodo molti contribuenti sono alle prese con la dichiarazione dei redditi e, in particolare con le spese che consentono di risparmiare dal punto di vista fiscale. A questo proposito vediamo, innanzitutto, che differenza c’è tra detrazioni e deduzioni fiscali. Con le detrazioni, i contribuenti possono sottrarre dall’Irpef lorda determinati importi relativi alle spese sostenute.
Secondo l’Agenzia delle Entrate alcune spese, come ad esempio quelle sostenute per motivi di salute, per l’istruzione o per gli interessi sul mutuo dell’abitazione, possono essere utilizzate per diminuire l’imposta da pagare. La misura di queste agevolazioni varia a seconda del tipo di spesa (19% per le spese sanitarie, 50% per le spese di ristrutturazione edilizia ecc.).
Le novità di quest’anno per la detrazione del 19%, riguardano la possibilità di detrarre dall’Irpef le spese per l’abbonamento trasporto pubblico per un importo non superiore a 250 euro; le spese per l’assicurazione contro eventi calamitosi; le spese sostenute a favore dei minori o di maggiorenni, con diagnosi DSA per l’acquisto di strumenti compensativi e di sussidi tecnici ed informatici. Inoltre è possibile portare in detrazione dall’Irpef le spese sostenute per la sistemazione a verde delle unità immobiliari e anche quelle sostenute per interventi effettuati sulle parti comuni esterni degli edifici condominiali. Sono anche state introdotte nuove tipologie di interventi agevolabili con aliquota di detrazione al 65% o con aliquote dell’80% o dell’85%.
A differenza delle detrazioni, è opposto il calcolo che sta alla base, invece, delle deduzioni fiscali: in questo caso infatti ad essere ridotta non è l’Irpef direttamente, ma la base imponibile del reddito, sulla quale sarà calcolata l’imposta dovuta. Una serie di spese, come per esempio i contributi previdenziali e assistenziali obbligatori e volontari o le erogazioni liberali in favore degli enti non profit, può ridurre il reddito complessivo su cui calcolare l’imposta dovuta.
All’interno del modello 730 o Unico per la dichiarazione dei redditi andranno indicate le spese da portare in detrazione e in deduzione, sostenute nel 2018 da parte del contribuente dichiarante e dei propri familiari fiscalmente a carico.
Alcuni oneri e spese ( ad esempio le spese sanitarie, i premi di assicurazione, le spese per la frequenza di corsi di istruzione secondaria e universitaria, i contributi previdenziali e assistenziali, le spese per l’abbonamento al trasporto pubblico, le spese in favore dei figli affetti da DSA) danno diritto alla detrazione o alla deduzione anche se sono stati sostenuti nell’interesse delle persone fiscalmente a carico. In questo caso, la detrazione o deduzione spetta anche se non si fruisce delle detrazioni per carichi di famiglia, che invece sono attribuite ad un altro soggetto. Il documento che certifica la spesa deve essere intestato al contribuente o al figlio fiscalmente a carico. In quest’ultima ipotesi le spese devono essere suddivise tra i due genitori nella misura in cui sono state effettivamente sostenute. Se i genitori intendono ripartire le spese in misura diversa dal 50% devono annotare la percentuale di ripartizione nel documento che comprova la spesa. Se uno dei due coniugi è fiscalmente a carico dell’altro, l’intera spesa sostenuta può essere attribuita al coniuge non a carico.
Infine le spese più importanti deducibili dal reddito sono i contributi previdenziali e assistenziali; l’assegno periodico corrisposto al coniuge, i contributi per addetti ai servizi domestici e familiari; i contributi ed erogazioni a favore di istituzioni religiose; le spese mediche e di assistenza specifica per persone con disabilità; i contributi versati ai fondi integrativi del Servizio sanitario nazionale.
Fiorenza Poletto
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