Pordenone
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Somsi: l'8 aprile si parla di vaccinazioni con il Cuam

 La vaccinazione antiCovid in Africa, con i medici Cuamm. Venerdì 8 aprile alle 18 a Palazzo Gregoris l’incontro dedicato alla campagna vaccinale che I Medici con l’Africa stanno portando avanti in otto Paesi subsahariani. Con l’intervento della dottoressa Francesca Tognon dell’Unità di ricerca operativa dell’associazione padovana

Somsi: l'8 aprile si parla di vaccinazioni con il Cuam

 Davanti a un’emergenza globale, come quella della pandemia, l’unica risposta possibile deve essere globale. L’Africa non può restare esclusa. Vaccinare medici, infermieri e la popolazione africana è un atto di solidarietà e insieme di sicurezza per tutti, anche per noi: solo così riusciremo a interrompere la diffusione del virus e delle sue varianti. Questo l’impegno dei medici Cuamm di cui si parlerà venerdì 8 aprile alle 18 nell’incontro organizzato a Pordenone dalla Storica Società Operaia di Pordenone e Associazione In Buona Salute dal titolo “Un vaccino per noi. L’impegno di Medici con l’Africa Cuamm a favore della campagna vaccinale in Africa”. La conferenza avrà come relatori Diego Serraino direttore di Epidemiologia oncologica dell’Irrcs-Cro di Aviano e Francesca Tognon dell’Unità di ricerca operativa di Medici con l’Africa Cuamm. L’appuntamento è realizzato grazie al supporto del Comune di Pordenone e della Regione Friuli Venezia Giulia.

 

Diversamente dai mesi scorsi, ora i vaccini in Africa stanno arrivando, ma il lavoro da fare è ancora enorme perché ci sono Paesi come l’Uganda in cui il tasso di copertura è del 45% altri invece come il Sud Sudan dove solo il 5% della popolazione ha terminato il ciclo vaccinale.

 

Per questo Medici con l’Africa Cuamm ha lanciato la campagna “Un vaccino per noi” e in tutti gli 8 Paesi in cui opera è impegnato in prima linea perché davvero il vaccino diventi dose vera e sia distribuito a tutti. Sono quattro gli obiettivi principali per raggiungere questo scopo: potenziare la catena di distribuzione dalle sedi di stoccaggio centrali fino ai centri periferici, una fase importante per la quale sono necessarie macchine, moto, carburante per i mezzi, magazzini attrezzati, generatori, piccoli frigoriferi trasportabili; formare, dislocare e supervisionare i team di vaccinatori; sensibilizzare le comunità per favorire la consapevolezza dell’importanza della vaccinazione; garantire la registrazione e la raccolta dati in coordinamento con il sistema nazionale.

 

Nata nel 1950, Medici con l’Africa Cuamm è la prima Ong in campo sanitario riconosciuta in Italia e la più grande organizzazione italiana per la promozione e la tutela della salute delle popolazioni africane. Realizza progetti a lungo termine in un’ottica di sviluppo, intervenendo con questo approccio, anche in situazioni di emergenza, per garantire servizi di qualità accessibili a tutti. Oggi Medici con l’Africa Cuamm è impegnato in 8 paesi dell’Africa sub-Sahariana (Angola, Etiopia, Mozambico, Repubblica Centrafricana, Sierra Leone, Sud Sudan, Tanzania, Uganda) con oltre 4.500 operatori sul campo, di cui 230 italiani. Appoggia 23 ospedali, 80 distretti (per attività di sanità pubblica, assistenza materno-infantile, lotta all’Aids, alla tubercolosi, alla malaria), 3 scuole per infermieri (in Sud Sudan, Uganda ed Etiopia) e una università in Mozambico.

 

Ingresso aperto al pubblico, nel rispetto delle misure di sicurezza previste dall’emergenza Covid-19.

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