Sacro Cuore, comunità in festa Oratorio intitolato a San Giovanni Paolo II
Domenica 11 ottobre la celebrazione del 60° della parrocchia. Diffusa una pubblicazione
La festa della parrocchia del Sacro Cuore, in onore di Maria, Madre di Dio, si tiene domenica 11 ottobre, con l’unica celebrazione della messa, alle 10.30. Al termine ci sarà una breve processione col simulacro di Maria, come confermato all’ultimo incontro del Consiglio pastorale parrocchiale, del 14 settembre scorso. Al termine della processione non ci sarà il pranzo comunitario, come consuetudine. Verrà allestito, sul sagrato della chiesa, un banchetto con degli "splendidi fiori", per sostenere l’attività educativa della Scuola parrocchiale dell’infanzia, come informa il parroco don Maurizio Lessio e collaboratori, sul foglio settimanale "Camminare insieme".
Il percorso della processione, confermato dal Gruppo liturgico, prevede il transito anche davanti ai locali del vecchio oratorio, già adibiti a chiesa: verranno infatti intitolati al vecchio parroco e fondatore della comunità, il compianto mons. Angelo Ciani.
I locali del nuovo oratorio - frequentati anche dalle associazioni parrocchiali e del vivace quartiere -, verranno invece intitolati a san Giovanni Paolo II, che a suo tempo promosse la Giornata mondiale dei Giovani. Già tra il 1983 e l’84, in prossimità della domenica delle Palme, ci fu un raduno internazionale della Gioventù e il 23 marzo 1986, a Roma, ci fu la prima edizione della Giornata Mondiale della Gioventù.
Per l’occasione verrà diffusa un’agile pubblicazione, di 12 pagine, dedicata al ricordo della nascita della parrocchia e del suo fondatore, don Angelo Ciani. Come spiega Marta Conficoni del Consiglio pastorale parrocchiale: "E’ il primo di una serie di eventi in onore del 60° anniversario di vitalità della comunità della Comina".
Nella prima scheda c’è una foto in bianco e nero, che ricorda la prima messa celebrata nella nascente comunità (25 settembre 1960), all’aperto - risalta un manipolo di fedeli, attorno ad un altare volante, col novello parroco don Angelo, affiancato da don Pio della Valentina -. Si sottolinea che la pubblicazione vuole rispondere all’obiettivo di "fare memoria (…) ai nostri figli e nipoti di un modo, certamente sconosciuto ai loro occhi, di innamorarsi di Cristo, figlio di Dio. Dio Egli stesso, Parola creatrice dell’universo".
Il testo prosegue con un parallelo tra sessant’anni or sono e l’oggi, definito "epoca post cristiana". Anche oggi, come allora, le persone sono chiamate "a costruire qualcosa di completamente nuovo, con poche forze e il desiderio di raggiungere le donne, gli uomini, i giovani e i bambini, gli ultimi e i lontani del nostro tempo". Conclude: "A questa nuova sfida per le comunità del Sacro Cuore e dell’Immacolata, sull’esempio di don Angelo, vogliamo anche noi rispondere: ’Se non io, chi? Se non ora, quando?’ (Talmud)".
Le altre pagine sono dedicate a narrare la vita e lo zelo pastorale di don Angelo, nativo da Nespoledo, giunto nel seminario di Pordenone, ordinato prete il 30 giugno 1946 e parroco al Sacro Cuore dal 25 luglio 1960, fino al 1997. Concluderà il cammino terreno il 28 marzo 2000. Questa pagina non sarebbe sufficiente a narrare i tratti della sua sensibilità pastorale, fatta di relazioni umane; le opere realizzate dal nulla, compreso l’edificio chiesa, definita "casa tra le case"; la sua spiritualità, eucaristica e mariana e il gran numero di associazioni parrocchiali, la nascita delle quali è stato artefice o incoraggiatore. Il tutto è sintetizzato in questa pubblicazione dal Comitato organizzatore; ed è narrato diffusamente in vari testi, come ad esempio: "Sacro Cuore il cammino di una comunità" (1986); "Un lungo, affaticato ma gioioso tessere" (1996) e "50 anni di cammino" (2010).
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