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Pordenonelegge: sabato 21 con "Secretum" si entra nell'Archivio Vaticano

SECRETUM: un nome che evoca misteri inconfessabili, oscurità nascoste, macchinazioni del potere... Se, poi, il libro che porta questo nome dovesse svelare quanto è contenuto nell’Archivio Segreto Vaticano, il tutto si colora di arcano e di oscuro. A Pordenonelegge, sabato 21 Settembre alle 15,30 in duomo di S. Marco mons. De Zan presenta l'omonimo libro di Massimo Franco

Pordenonelegge: sabato 21 con "Secretum" si entra nell'Archivio Vaticano

SECRETUM: un nome che evoca misteri inconfessabili, oscurità nascoste, macchinazioni del potere e quant’altro. Se, poi, il libro che porta questo nome dovesse svelare quanto è contenuto nell’Archivio Segreto Vaticano (oggi chiamato Archivio Apostolico Vaticano per volontà di papa Francesco), il tutto si colora di arcano e di oscuro. A Pordenonelegge, sabato 21 Settembre 2024, alle ore 15,30, nel duomo di S. Marco viene presentato il libro di Massimo Franco che porta il titolo "Secretum".
Parlerà l’autore, da remoto, in dialogo con D. Renato De Zan.

1. Il libro si legge d’un fiato. Si tratta di una lunga e intelligente intervista - diversa ovviamente da quella apparsa nel Corriere della sera il 13 luglio del 2024 - che l’autore fa a S.E. mons. Sergio Pagano, allora prefetto dell’Archivio, oggi felicemente pensionato.
Dall’ "Introduzione" veniamo a sapere quanto è costato all’autore "braccare un uomo-ombra" come mons. Pagano. Alla fine c’è riuscito e c’è riuscito alla grande. Ne è nato questo volume ponderoso e ricchissimo d’informazioni, dove non ci sono misteri inconfessabili, oscurità nascoste e macchinazioni del potere. Tutto, invece, è alla luce del sole. Mons. Pagano non ha "mai censurato carte delicate".

2. L’Archivio Apostolico Vaticano venne istituito da papa Paolo V il 31 gennaio 1612. Ivi confluirono nel tempo moltissimi documenti dei vari Dicasteri pontifici, compresa la Segreteria di Stato Vaticana. Purtroppo nel 1810 Napoleone volle che gli Archivi fossero confiscati e portati a Parigi, dove molti documenti vennero distrutti o dispersi. Ritornati a Roma, gli Archivi furono aperti agli studiosi, di qualsiasi paese o fede, da papa Leone XIII nel 1881. Per volere di papa Paolo VI fu costruito sotto il Cortile della Pigna, un enorme bunker (ottantacinque chilometri di scaffalatura): l’Archivio è diventato - per la storia - la banca dati più grande del mondo. I documenti contenuti vanno dal sec. VIII ad oggi. Papa Francesco il 4 marzo 2019 ha desegretato i documenti riguardanti Pio XII fino al 9 ottobre 1958 (data della morte del pontefice).

3. Il libro si articola in quindici capitoli. Nei primi due vengono presentati l’aspetto fisico dell’Archivio e la persona dell’Archivista. Successivamente si entra negli ambiti delicati e misteriosi della storia: i documenti del processo a Galilei (3° capitolo), i danni dell’invasione napoleonica (4° capitolo) e di quella italiana (5° capitolo), le spie antimoderniste di Pio X (6° capitolo), i rapporti con gli Stati Uniti (7° capitolo) e la figura ingombrante del card. Spellman (8° capitolo), Pio XII e la Shoah (capitoli 9° e 10°), i difficili rapporti con la Cina e il Giappone (11° capitolo), gli archivi cinesi e iracheni oltre a quelli dell’Europa dell’Est (12° capitolo), i processi di beatificazione e canonizzazione (13° capitolo), un po’ di curiosità sull’Archivio (14°), alcune osservazioni critiche di mons. Pagano (15°).

4. Tutti i capitoli sono interessantissimi (forse l’ultimo un po’ meno). Vediamo in modo veloce solo qualche esempio.
Nel caso Galileo, sembra che lo scienziato avesse più ragione in ambito teologico (la Bibbia insegna come si vada in cielo e non come vadano i cieli) e molto meno in ambito scientifico (l’orbita dei pianeti attorno al sole è un cerchio; Galileo sbagliava: è un’elisse).
Napoleone è stato una vera e propria disgrazia per l’Archivio. L’Archivio fu traslocato a Parigi e maltrattato nelle sue componenti documentarie (ridicolo e tragico l’episodio del bottegaio che incarta le merci con i documenti dell’Archivio). Ritornò parzialmente a Roma per opera di sagaci ecclesiastici.
Durante il pontificato di Pio X nasce il "Sodalitium Pianum" (rete spionistica composta da ecclesiastici contro gli studiosi sospettati di modernismo) ma viene anche fondato il Pontificio Istituto Biblico (per affrontare in modo serio e scientifico gli studi biblici).
Sul silenzio di Pio XII circa la Shoàh sembra che l’intervistato, mons. Pagano, non si sia voluto sbilanciare più di tanto.

DRD

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