Pordenone
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Friulovest Danza: sabato concerto in piazza a Pordenone

Appuntamento sabato 1° luglio alle 21 in piazza XX Settembre con il concerto per violino (Christian Sebastianutto) e viola (Eleonora Poli) con l’orchestra dell’Accademia d’Archi Arrigoni, diretti da Filippo Maria Bressan

Parole chiave: Friulovest (5), Bressan (1), Arrigoni (4)
Friulovest Danza: sabato concerto in piazza a Pordenone

Una banca in Musica, rassegna organizzata da Friulovest Banca con la direzione artistica dell’Accademia d’Archi Arrigoni di San Vito al Tagliamento, approda a Pordenone per il suo terzo appuntamento, atteso sabato primo luglio, alle ore 21 in Piazza XX Settembre (ingresso libero).

La serata porta il titolo “FriulOvest Danza” e propone alcune vivaci e celebri pagine di danza e un capolavoro mozartiano: l’esordio è con la Capriol Suite per orchestra d’archi di Peter Warlock, a seguire la Sinfonia Concertante per violino, viola e orchestra di Wolfgang Amadeus Mozart e, a chiudere la serata, la celeberrima Water Music – Suite numero 1 in fa maggiore di Georg Friedrich Händel.

Due giovani e talentuosi violinisti già avviati a una brillante carriera sono i solisti: Christian Sebastianutto al violino ed Eleonora De Poi alla viola, sostenuti dall’’Accademia d’Archi Arrigoni diretta da Filippo Maria Bressan.

IL PROGRAMMA

La Capriol Suite per orchestra d’archi, composta nell’ottobre del 1926, è uno degli spartiti più famosi nella produzione di Peter Warlock. Si tratta di un insieme di danze, originariamente destinate al pianoforte, poi trascritte per orchestra d’archi. Alcuni richiami tematici fanno certamente menzione all’Orchésographie di Thoinot Arbeau, un manuale di riferimento di danze rinascimentali, ma la particolarità e la brillantezza dello stile di Warlock fanno della Capriol Suite un lavoro originale e di grande godibilità.

La Sinfonia Concertante per violino, viola e orchestra è un capolavoro mozartiano, composto dall’autore ventitreenne, rientrato da poco a Salisburgo dopo la morte della madre: la composizione – sintesi fra sinfonia e concerto – è tra le invenzioni più geniali del salisburghese, che combina la complessità dello stile sinfonico con le divagazioni brillanti e virtuosistiche dello stile concertante. Il colore emotivo di questa pagina è ineguagliabile: il timbro scuro della viola contrasta con il brillìo del violino, il primo movimento si tiene lontano dai vivaci temi da opera buffa presenti nei tempi veloci di molte sinfonie mozartiane di quegli anni e il meditativo tempo lento centrale ha una dimensione poetica straordinariamente efficace.

La Water Music – Suite numero 1 in fa maggiore è tra le pagine più famose ed eseguite di Händel: composta come una Suite barocca di danze, tutte nella stessa tonalità d’impianto, nasce per celebrare una parata sul Tamigi, nel 1717, in attesa dell’arrivo del sovrano: “Il Re si è imbarcato a Whitehall in una barca aperta [...] e ha percorso il fiume sino a Chelsea. Erano presenti altre barche con molti notabili, così numerose che tutto il fiume ne era coperto. Un' imbarcazione era riservata alla musica, con 50 strumenti di ogni tipo che suonarono per tutto il tempo [...] le più belle Sinfonie espressamente composte per l'occasione dal Sig. Händel. Al Re piacquero tanto che se le fece ripetere più di tre volte, all'andata e al ritorno”.

GLI INTERPRETI

Nato nel 1993 da una famiglia di musicisti, Christian Sebastianutto ha intrapreso lo studio del violino dall’età di quattro anni. Si è diplomato presso il conservatorio “Jacopo Tomadini” di Udine col massimo dei voti, lode e menzione speciale. Successivamente si è specializzato con diversi grandi maestri, del calibro di Pavel Vernikov e Sonig Tchakerian. È risultato vincitore di primi premi assoluti in numerosi concorsi internazionali e ha tenuto concerti come solista e musicista da camera in tutta Italia, Slovenia, Croazia, Austria, Germania, Spagna, Svizzera, Francia, Svezia, Norvegia, Albania, Ungheria, Turchia e Cile. A marzo 2022 è uscito in copertina su Amadeus assieme a Federico Guglielmo con la prima incisione mondiale dei concerti per violino di Gran.

Eleonora De Poi, classe 1997, ha iniziato lo studio del violino all’età di sei anni, diplomandosi al Conservatorio Agostino Steffani di Castelfranco Veneto, con Michele Lot e Stefano Pagliari, per poi proseguire con un Bachelor in Violin Performance al Conservatorio di Amsterdam. Ha frequentato diverse masterclass con grandi musicisti, specializzandosi anche nella viola. Ha vinto numerosi concorsi internazionali, sia come solista che in formazioni di musica da camera. Si è esibita, sia in Italia che all’estero, in importanti sale, come la Wiener Konzerthaus, la Royal Concertgebouw e la Tivoli Vredenburg di Utrecht.

L’Accademia d’Archi Arrigoni (direttore artistico Domenico Mason), dal 2009 persegue la missione di formare giovani musicisti nell’ambito della cameristica e della musica orchestrale, proponendo corsi di perfezionamento con docenti di fama provenienti da tutto il mondo e valorizzando i giovani con l’attività in orchestra. L’Accademia, con le sue proposte, dunque, consente a tantissimi nuovi concertisti – prevalentemente provenienti dal Friuli Venezia Giulia e dal Veneto Orientale – di perfezionarsi e di esibirsi in numerosi concerti, affrontando i repertori più diversi, al fianco di direttori e solisti di fama nazionale e internazionale. Un modo, dunque, di valorizzare il territorio (e le sue giovani leve) e di farlo conoscere attraverso l’arte. Fra le attività dell’Accademia spicca anche l’organizzazione del Concorso Internazionale “Piccolo Violino Magico” destinato a giovani violinisti fino ai 13 anni.

Fonte: Comunicato stampa
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