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Bilancio comunale, Ciriani difende la scelta di rinegoziare dei mutui

"Bisognava decidere entro maggio. I soldi del Governo sono arrivati dopo"

Bilancio comunale, Ciriani difende la scelta di rinegoziare dei mutui

Minori introiti di Imu e addizionale Irpef, mentre tiene la Tari (la tassa sui rifiuti). Sono questi, i primi segnali della crisi economica targata Coronavirus. I dati sono emersi in Consiglio comunale in occasione della variazione al bilancio di previsione, che rende noti i trasferimenti statali per due milioni 495mila euro. Se, da un lato, l’andamento del gettito Imu e dell’addizionale Irpef è in sofferenza, -200mila euro il primo e 100mila, sul fronte Tari siamo abbastanza in linea: il gettito della seconda rata del 2019 registra infatti un insoluto del 12,24 per cento, pari a quello degli anni passati. Le entrate extratributarie sono in linea con le previsioni, a partire da quelle derivanti dai parcheggi, mentre non sono ancora noti gli incassi per le sanzioni da violazioni del Codice della strada. "Con questa variazione - sottolinea l’assessore al Bilancio Mariacristina Burgnich - abbiamo salvaguardato gli equilibri di bilancio e accantonato significative risorse che ci consentono di affrontare i prossimi mesi per eventuali interventi straordinari. Se non sarà necessario, le economie potranno essere utilizzate nel prossimo bilancio, che potrà presentare delle criticità".
Sulla rinegoziazione dei mutui l’opposizione conferma le sue perplessità. Per Samuele Stefanoni (5 Stelle): "Questa liquidità, forse, era necessaria per far fronte a spese, però magari adesso avreste potuto fare delle scelte diverse, nell’ottica di una città meno indebitata nelle prossime legislature. La scelta migliore sarebbe stata o una nuova rinegoziazione oppure ridurre il debito pubblico dell’ente locale. Questo non è stato fatto e sono stati utilizzati per investimenti di questa amministrazione per il 2021". Per Nicola Conficoni (Pd): "I risparmi dei mutui per metà vengono utilizzati per finanziare piccole spese che hanno un respiro corto". "Eravamo in una situazione di grave preoccupazione - argomenta il sindaco Alessandro Ciriani - visto che le nostre previsioni parlavano di una mancata entrata per quasi quattro milioni di euro. È vero che il Governo aveva annunciato che sarebbero arrivati aiuti, ma la rinegoziazione dei mutui andava posta in essere entro la fine di maggio. I Comuni dovevano scegliere, mentre il Decreto Rilancio di aprile annunciava i soldi, ma non ha fornito i parametri fino a luglio. I soldi sono arrivati, ma sono arrivati dopo e per far fronte alle necessità si è scelto quello strumento".

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