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Aladura: 28 novembre con Paolo Ricca in Biblioteca a Pordenone

Il fuoco sulla terra. Incontro con Paolo Ricca Giovedì 28 Novembre 2019 ore 20.30 in Sala Degan

Aladura: 28 novembre con Paolo Ricca in Biblioteca a Pordenone

Proseguono gli incontri di Aladura: il prossimo ospite sarà il teologo Paolo Ricca. Il titolo dell’incontro “Il fuoco sulla terra” contiene non solo il titolo della attuale rassegna di Aladura (appunto Fuoco) ma soprattutto alcune parole pronunciate da Gesù che si trovano in Luca 12,49:” Sono venuto a portare il fuoco sulla terra”. A quale fuoco si riferisce Gesù? Un fuoco che distrugge e devasta tutto ciò che incontra? Oppure un fuoco che scalda i cuori e purifica l’anima grazie all’incontro con Lui?

 Paolo Ricca, pastore valdese, è stato ordinario di Storia del cristianesimo (1976-2002) presso la Facoltà valdese di Teologia di Roma.

È stato professore ospite del Pontificio Ateneo Sant’Anselmo di Roma. La Facoltà di Teologia dell’Università di Heidelberg gli ha conferito la laurea honoris causa. Direttore della collana «Opere scelte - M.

Lutero», di cui ha curato alcuni volumi, ha pubblicato fra l’altro: “Lutero, mendicante di Dio (Morcelliana, 2010), “La fede cristiana evangelica. Un commento al Catechismo di Heidelberg” (Claudiana, 2012), “L’ultima Cena, anzi la Prima” (Claudiana, 2013), “Dal battesimo allo «sbattezzo». La storia tormentata del battesimo cristiano” (Claudiana, 2015) e “Dell’aldilà e dall’aldilà. Che cosa accade quando si muore?” (Claudiana, 2018) 

TEMA

«Sono venuto a portare il fuoco sulla terra» (Luca 12,49 ) Non siamo abituati a vedere in Gesù un pericoloso incendiario – lui, profeta disarmato e nonviolento, che ha iniziato il suo ministero terreno con le Beatitudini, e lo ha continuato perdonando i peccatori, guarendo i malati, liberando gli alienati, predicando la vicinanza del Regno di Dio. Eppure le autorità religiose giudaiche e quelle politiche romane lo hanno proprio considerato un pericolo pubblico e, pur odiandosi a vicenda, si sono alleate per eliminarlo. Speravano così di spegnere l’incendio, invece, senza volerlo, lo hanno ulteriormente incrementato.

In effetti Gesù ha acceso molti fuochi: quello della libertà, quello della verità, quello della santità, quello dell’amore, quello della conoscenza di Dio. Anche la Chiesa, a un certo punto della sua storia, ha avuto paura di questo fuoco e ha cercato di addomesticarlo.

Tuttavia «la Parola di Dio non è incatenata!» (II Timoteo 2,9). E l’Evangelo continua a essere annunciato all’umanità. Davanti a Gesù e al suo messaggio, gli animi si dividono, come aveva predetto il vecchio Simeone prendendo in braccio il bambino: «Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori » (Luca 2,34). Con Gesù sono in gioco la salvezza o la perdizione dell’umanità.

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