Al via la 12^ Pordenone Design Week
Inaugurata oggi la 12^ edizione della Pordenone Design Week con la lectio magistralis di Lorenzo Imbesi, docente della Sapienza e presidente di Cumulus e con il caso-testimonianza di Carla Coppari, prima imprenditrice e poi designer diplomata Isia, il design “come leva strategica per l’impresa”. La manifestazione prosegue per tutta la settimana con i Workshop, le Lezioni in Vetrina, la mostra diffusa
È stata inaugurata questa mattina la 12^ Pordenone Design Week, rassegna dedicata al “collaborative knowledge” che integra e intreccia il sistema della formazione con quello produttivo. Un intreccio riassunto nel caso aziendale rappresentato dal marchio Majo e dalla sua designer Carla Coppari, intervenuta oggi durante l’opening della Design Week al termine della lectio magistralis di Lorenzo Imbesi.
Coppari ha portato il proprio caso-testimonianza in un intervento dal titolo “La chiusura del cerchio”; imprenditrice affermata nel mondo della moda e poi diplomata ISIA, Coppari ha fatto un percorso inverso, sfruttando le risorse della ricerca sul design come leva strategica e motore innovativo per la propria azienda. «Quella tesi non discussa in gioventù, dopo aver sostenuto tutti gli esami, rappresentava un vulnus nella mia vita – ha raccontato Carla Coppari – avevo fondato due aziende, sotto il marchio Majo, la prima specializzata in monili e bijoux e la seconda in borsette, ma sentivo che mi mancava qualcosa. Volevo chiudere un cerchio dopo 36 anni di attività imprenditoriale. La mia tesi ha colpito i docenti, perché era diversa dalle altre: mentre i neo laureati approfondiscono progetti di design che vogliono realizzare nel futuro, io ho raccontato e descritto i progetti che ho concretizzato nell’arco della mia carriera. Un percorso un po’ all’incontrario, se vogliamo, accomunato però dall’idea che ci sia il bisogno di buon design, ossia della la capacità di risolvere i problemi in modo creativo, multi-disciplinare, umanistico utili a individuare soluzioni dalla valenza umana positiva».
La relazione tra impresa e mondo della ricerca è al centro della Pordenone Design Week, manifestazione che quest’anno torna in presenza, dal 13 al 17 marzo, organizzata da Consorzio Universitario di Pordenone, ISIA Roma Design sede di Pordenone, Confindustria Alto Adriatico e Associazione Culturale Pordenone Design. È realizzata con il sostegno di Regione Friuli Venezia Giulia, Bcc Pordenonese e Monsile e Fondazione Friuli, con il patrocinio di Comune di Pordenone e Camera di Commercio di Pordenone e Udine, e il sostegno dei partner Adi Fvg, Polo Tecnologico Alto Adriatico Andrea Galvani, Comet (Cluster della Metalmeccanica del Fvg).
La settimana è iniziata stamane con il briefing tra le aziende committenti e gli studenti che partecipano alla settimana di studi mentre in contemporanea si apriva l’inaugurazione con il saluto delle autorità (Tiziana Gibelli assessore regionale alla Cultura e allo Sport, Alberto Parigi, vice sindaco di Pordenone, Michelangelo Agrusti presidente Confindustria Alto Adriatico, Paolo Candotti presidente del Consorzio Universitario di Pordenone, Giuseppe Morandini presidente della Fondazione Friuli, Tommaso Salvatori direttore di Isia Roma Design), con la moderazione di Giuseppe Marinelli direttore scientifico della Pordenone Design Week.
Durante l’opening protagonista è stata la lectio magistralis “Design e Internazionalizzazione: Pace, Cultura, Innovazione” di Lorenzo Imbesi, professore ordinario “Sapienza” di Roma e direttore del centro interdipartimentale “Sapienza Design Research”, neo-eletto presidente del Cumulus, che ha analizzato il ruolo strategico del Design contemporaneo nell’affrontare le sfide globali che ci attendono.
Quest’anno la PDW vede la nascita di una realtà eccezionalmente importante per tutti gli attori del sistema design, ed è la fondazione della Città del Design una nuova realtà, ma di cui si parla da tempo, che avrà un ruolo molteplice nel panorama culturale regionale oltre che cittadino, specie nella Informazione Approfondimento e Diffusione del Design. In sintonia ovvia ed esplicita con ISIA e col Consorzio Universitario, con un ruolo sempre più di promotore culturale e di collante territoriale. Tra le varie iniziative vi è la sintesi dei workshop prodotti a marzo che prenderà forma in un convegno conclusivo che includa studenti ed aziende partecipanti, per illustrare i risultati ottenuti dai diversi gruppi di lavoro e creare rete tra le aziende e la PDW. Tra i molti e lungimiranti obiettivi della Città del Design infatti vi è anche quello di avviare la costruzione di un Cluster del Design, che, in modo attento e rispettoso dei tempi e della natura del sistema aziendale territoriale, tenda a rafforzare quell’Ecosistema Culturale creatosi in questi anni in città, anche in funzione di elemento propositivo nel circuito delle Industrie Culturali e Creative, così importanti nella strategia regionale.
La manifestazione prosegue per tutta la settimana intrecciandosi al tessuto urbano della città e a quello produttivo, con i sei workshop focalizzati su sei aziende, le tradizionali Lezioni in Vetrina che illuminano nella serata il centro città con approfondimenti sul design, e la mostra diffusa.
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