Pordenone
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A Pordenonepensa il 10 giugno il giovane neuroscienziato Giulio De Angeli

Si dice pronto a svelare il suo straordinario metodo di apprendimento il 27nne ricercatore della università di Cambridge, 5 lauree chiuse in contemporanea

A Pordenonepensa il 10 giugno il giovane neuroscienziato Giulio De Angeli

 

PordenonePensa 2022 – organizzata dal Circolo culturale Eureka in collaborazione con il Comune di Pordenone, il sostegno di Regione, Fondazione Friuli, Pordenone Fiere e di un nutrito pool di sponsor privati, e con Giordano Bruno Guerri, presidente della fondazione Il Vittoriale degli Italiani, come curatore scientifico – chiude con i segreti del cervello e su come utilizzarlo al meglio nello studio e nel lavoro.

 

Venerdì 10 giugno alle 20:30 nel chiostro della Biblioteca Civica di Pordenone (nell’attigua Sala Degan in caso di maltempo) sarà protagonista Giulio Deangeli, giovane neuroscienziato che ha scritto “Il metodo geniale – i segreti del cervello per apprendere velocemente e amare lo studio”. Intervistato dalla giornalista de Il13 Marianna Maiorino, il 27enne spiegherà le motivazioni della difficoltà di fissare i concetti nella mente ma anche i trucchi e il modo per imprimerli definitivamente in testa.

 

Deangeli nel 2013 è stato vicecampione del mondo di Neuroscienze e nel 2018 il primo italiano a vincere la borsa di studio mondiale Harvard HIP. Nel 2020, ha completato 5 lauree in parallelo con la media del 30 e ha ottenuto altrettante borse di studio per portare avanti le sue ricerche all’università di Cambridge, dove lavora. “Quel risultato – dice – non è dipeso da qualche superpotere esclusivo, bensì ha trovato solide fondamenta di natura metodologica”.

 

Tra le pagine del suo libro viene sfatata l’efficacia di alcune delle più comuni pratiche di studio, come la convinzione che la memoria sia una sorta di videoregistratore per cui più ci esponiamo ad un contenuto meglio esso sarà registrato. Sarebbe una frottola anche quella dei “learning styles”, per cui qualcuno è più dotato di memoria visiva, altri testuale, altri ancora uditiva.  

La conoscenza del funzionamento del cervello spiega il fallimento di certi metodi di apprendimento ma aiuta anche a comprendere le modalità con cui l’informazione viene immagazzinata e resta a disposizione per essere utilizzata. “In tutta questa vicenda di “studenti mal-studianti” ben poca colpa si può imputare direttamente a loro – aggiunge – anzi, quel poco di metodo di studio che viene insegnato nelle scuole molto spesso è l’esatto opposto di quanto suggerito dalle neuroscienze”.

 

Deangeli racconta tutti gli esperimenti fatti su stesso, anche i più strambi, dalle passeggiate in solitaria ripassando con l’aiuto di cards fino alla “città della memoria” o alla musica preferita per fissare le informazioni.

 

L’ospite si tratterrà, alla fine dell’incontro, per firmare il libro, che potrà essere acquistato in loco.

 

L’entrata, come da consuetudine, è libera.

Non è necessaria prenotazione, mentre in caso di svolgimento dell’evento al chiuso è obbligatorio utilizzare la mascherina Ffp2.

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