San Vito, il Tar dà ragione al Comune sulla viabilità dell'ospedale
Respinto nel merito il ricorso della Farmacia
Le opere di riqualificazione viaria che il Comune sta realizzando all’altezza dell’ospedale di San Vito "perseguono un interesse pubblico generale" e peraltro non comportano alcun danno alla farmacia presente in loco. Le opere infatti "non pregiudicano l’accesso alla farmacia per carico e scarico", e lo spostamento dei parcheggi da via Savorgnano dove oggi si trovano a ridosso dell’intersezione viaria e quindi in contrasto con il Codice della strada, lungo via Modotti, "non pregiudicano la disponibilità di parcheggi" per i clienti della farmacia stessa ma anzi vengono aumentati. Contrariamente a quanto da loro affermato il procedimento adottato dal Comune è legittimo e la relativa delibera comunale è ben motivata.
Sono alcuni degli stralci della sentenza pronunciata dal Tar di Trieste, sulla vertenza che vedeva contrapposti la Farmacia Mainardis contro il Comune di San Vito e Asfo.
Il Comuna aveva vinto già il primo round giudiziario, quando i giudici nelle scorse settimane non avevano accolto la richiesta di sospensiva presentata dalla farmacia Mainardis relativa alla delibera di Giunta comunale impugnata. Ora l’Ente comunale ha vinto anche il secondo. Infatti, entrando nel merito della vertenza, i giudici del Tar del Fvg, definitivamente pronunciandosi sul ricorso, l’hanno respinto condannando i proponenti della farmacia a rifondere all’Amministrazione resistente le spese di giudizio, che si liquidano nella somma di mille euro, oltre spese generali e accessori di legge.
Il motivo del contendere sollevato dalla farmacia è il progetto di riqualificazione della viabilità di via Savorgnano ivi incluso l’ingresso all’ospedale, già in corso. Obiettivo dell’Amministrazione comunale è mettere in sicurezza l’ambito modificando la viabilità per risolvere interferenze date da alcune "svolte a sinistra" e la sistemazione di percorsi pedonali, ciclopedonali e relativi attraversamenti, anche in accoglimento di alcune previsioni del Piano di eliminazione delle barriere architettoniche (Peba) di cui il Comune stesso si è dotato. L’impegno complessivo di spesa stanziato per i lavori è stato fissato in 460 mila euro.
Dall’altra c’era la farmacia Mainardis i cui titolari non sono convinti del progetto dell’opera. Sotto accusa in particolare la decisione di alcuni parcheggi oggi in essere davanti alla farmacia che saranno tolti in base al progetto. La tesi del Comune, ribadita davanti ai giudici, è invece che "il progetto mira proprio a tutelare tutti gli interessi pubblici in campo e in particolare ha l’obiettivo di mettere in sicurezza la viabilità fluidificando il flusso veicolare ma soprattutto mettendo in sicurezza tutta la viabilità pedonale, ciclabile e i percorsi per i diversamente abili.
Se da un lato i parcheggi esistenti davanti la farmacia sono in contrasto con gli elementi di sicurezza previsti dal Codice della strada, dall’altra il progetto prevede che siano ricavati stalli di sosta in numero maggiore lungo via Modotti, in corrispondenza del marciapiede posto a nord".
Nel rigettare tutte le singole motivazioni, i giudici hanno evidenziato quanto segue: "Risulta che il passo carraio, prima ubicato in prossimità dell’incrocio, sarà spostato sulla via principale (via Savorgnano) in posizione corrispondente a quella richiesta dalla stessa farmacia. Al contempo, i parcheggi sono stati aumentati di numero (da tre a cinque) e spostati da via Savorgnano a via Modotti, rilevando al contempo che l’interesse alla sicurezza della viabilità deve in ogni caso considerarsi prevalente sulle esigenze commerciali della ricorrente, comunque non compromesse dal progetto".
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