Sabato 26 a Maniago: amministratore di sostegno
L'incontro degli Amministratori di sostegno del territorio di Pordenone e del Portogruarese si svolge sabato 26 maggio nella sala del Cinema Manzoni di Maniago a partire dalle 9.15.
L'incontro è promosso dall’Associazione Amministratori di Sostegno di Pordenone e del Maniaghese, dall’Azienda per l’Assistenza Sanitaria n.5 "Friuli Occidentale", dalla Regione Friuli Venezia Giulia, dal Tribunale di Pordenone, dalla Fondazione Friuli, e dall’UTI del Maniaghese, si tratta di una giornata nell’ambito della quale diverse associazioni di volontariato operanti sul territorio, potranno mettere a confronto sia le proprie esperienze che le problematiche da affrontare nello svolgimento di tale compito.
Va ricordato che il Tribunale di Pordenone in collaborazione con enti ed associazioni del territorio ha dato vita alla prima esperienza, in Friuli Venezia Giulia e nel territorio nazionale, di attuazione della legge 6 del 9 gennaio 2004, che ha introdotto l’istituzione dell’amministratore di sostegno con modifica degli articoli del codice civile in materia di interdizione e di inabilitazione. L’amministratore di sostegno coadiuva le persone che, a causa di un’infermità o per una menomazione fisica o psichica si trovano nell’impossibilità, anche parziale o temporale, di provvedere ai propri interessi, e questo dando loro sostegno al fine di affrontare problemi concreti come: acquistare, vendere, affittare un appartamento o investire somme di denaro, valutare l’inserimento in una struttura di degenza, assumere una badante, ecc.
E’ un istituto flessibile ed articolato, cioè, finalizzato a proteggere i soggetti affetti da disturbi, non così gravi da dar luogo all’interdizione, consentendo loro di autodeterminarsi nell’ambito dei rapporti personali e patrimoniali
L’amministratore di sostegno è chiamato non a sostituire, ma ad assistere e sostenere la persona, in un contesto di garanzie offerte dalla funzione del giudice tutelare, intervenendo in modo semplificato e dinamico, e con carattere di ordinaria gratuità.
Grazie quindi ad una efficace collaborazione tra la Cancelleria del Tribunale, gli Ambiti socio-assistenziali dei Comuni, l’Azienda sanitaria e le associazioni di volontariato si è costruito un virtuoso modello di sussidiarietà."Il coordinamento Associazioni Circondariato Tribunale di Pordenone, alla cui guida c’è Lorenzo Cella, si riunisce periodicamente nella sede dell’AAS5 dal 2014, spiega Isabella Flaborea della Direzione sanitaria, attivando protocolli e procedure che facilitino il ruolo dell’amministratore di sostegno. Punto di forza la creazione di una sinergia forte tra soggetti istituzionali da un lato e volontariato dall’altro".
Fondamentale è stata in questo senso anche l’apertura di sportelli, nel territorio provinciale gestiti da personale preparato in grado di fornire un supporto alla Cancelleria del Tribunale e ai giudici tutelari, alle famiglie, ai volontari aspiranti amministratori, agli amministratori di sostegno e ai Servizi sociali dei Comuni. All’inizio e anche nel corso dei lavori è prevista l’esibizione del Coro ANA "Monte Jouf" di Maniago. I saluti saranno portati dal Tribunale e dalla Prefettura di Pordenone, dal presidente associazione AdS del Maniaghese, Gianfranco Turatti, dal sindaco di Maniago, Andrea Carli. Per l’Azienda Sanitaria 5, sarà presente il Direttore Socio - Sanitario, Roberto Orlich, la dott.ssa Lorenza Ulian del Dipartimento di Salute Mentale e la dott.ssa Roberta Sabbion del SERT. Le relazioni di Egidio Bortolus, Claudio Negrini, Mauro Conti, Sergio Silvestre e Franco Moni, saranno seguire da testimonianze di amministratori di sostegno, non tutti appartenenti ad associazioni, e beneficiari. Questi ultimi nel territorio pordenonese sono circa 4 mila, 20 per cento dei quali con disabilità psichica.
Per l’UTI, sarà presente la responsabile dei servizi sociali, la dott.ssa Paola Busetti.
"Servizio e testimonianza, dice Lorenzo Cella, al vertice del coordinamento Associazioni Circondariato Tribunale di Pordenone, in vista dell’incontro di Maniago", che aggiunge: " sarà un momento per trovarci insieme e per esprimere le nostre potenzialità. Si lavora in silenzio, alle persone viene dato tutto il possibile in osmosi con quelli che sono i servizi sociali e sanitari dei Dipartimento di Salute Mentale e delle Dipendenze e con la massima collaborazione con gli uffici preposti della Cancelleria e del Presidente del Tribunale di Pordenone".
"In questa occasione vogliamo anche coinvolgere sempre di più i sindaci che sono i primi responsabili della salute e delle esigenze sociali dei cittadini, in particolare di coloro che ne hanno più bisogno".
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