Pravisdomini, Verità per Giulio: gli studenti non mollano
Bella iniziativa promossa dalla classe 3^D delle scuole medie
Una voce, anzi oltre cento voci in più per chiedere verità sulla vicenda di Giulio Regeni, il giovane dottorando friulano dell’Università di Cambridge, ucciso in Egitto nel gennaio 2016 perché si supponeva fosse una spia: l’iniziativa arriva dalla classe 3^D della scuola media di Pravisdomini che ha coinvolto anche le altre classi del plesso oltre a quelle della vicina Chions, facenti parte dello stesso comprensivo.
I ragazzi hanno deciso da che parte stare su questa vicenda e non lo hanno fatto in maniera passiva, anzi. Sull’onda della posizione assunta dal noto giornalista Corrado Augias, che aveva restituito la propria onorificenza per denunciare le responsabilità del governo egiziano sulla morte di Regeni, studenti e studentesse, per approfondire meglio la vicenda, hanno ascoltato la testimonianza dei volontari di Amnesty International, celebre organizzazione umanitaria.
Prima di prendere posizione si sono informati, dando quindi una lezione anche agli adulti che non sempre parlano con cognizione di causa. E, dopo aver ascoltato, hanno voluto esprimere il proprio pensiero con un cartellone riempito da oltre cento post-it attorno alla scritta "verità per Giulio Regeni" e alcune immagini con il profilo di Giulio.
Un modo per dire la propria, perché - come sottolineano - ciascuno può fare qualcosa per farsi sentire, per esprimere il proprio pensiero.
Chiedendo verità per Giulio Regeni, ragazzi e ragazze intendono chiedere verità e giustizia per tutte le persone che hanno subito la violazione dei loro diritti, come sta succedendo a Patrick Zaki, attivista egiziano attualmente in carcere e vittima di torture. (e.s.)
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