Andreis. sabato 21 ore 18 inaugurazione mostra di "Il disegno tecnico nel paese dei Daltz 1936-60"
In questa mostra si intrecciano tre storie diverse: La scuola professionale di Andreis, l’opera di Mons. Luigi Peressutti ed i disegni con la breve vita di Albino De Zorzi.Legato Sede: centro Visite Parco Dolomiti Friulane. Sede: Promotore Roberto De Zorzi, Curatore Rinaldo Melchiorre, Grafica Margherita Piazza
LA STORIA DELLA SCUOLA PROFESSIONALE Dopo la proclamazione del Regno d'Italia nel 1861 nacquero diverse Società operaie di mutuo soccorso promotrici dell'istruzione professionale. Questa offerta formativa regionale fu molto diffusa e fra le più ricche d'Italia, essa modificò la qualità del lavoro e dell'emigrazione friulana, ma la prima guerra mondiale del 1915-18 distrusse il patrimonio culturale costruito in cinquant'anni. Finita la fase acuta della crisi post bellica, si formarono di nuovo le cooperative di lavoro che promossero le scuole di disegno in tutte le zone montane, in quanto erano aree a vocazione migratoria che non offrivano studi adeguati. Il primo percorso di studi nella nostra provincia fu realizzato a Cavasso Nuovo nel 1920, poi ad Arba e Spilimbergo nel 1922, a Travesio nel 1924, a Fanna e Montereale Valcellina nel 1927 e ad Andreis nel 1936. Le scuole di disegno erano funzionali alla piccola industria ed all'artigianato, avevano la capacità di formare operai specializzati in vari settori, presentando all'estero uomini formati ed istruiti, proponendo un modello riconosciuto e rispettato ovunque.
Con l'8 settembre del ‘43 le scuole ebbero un blocco delle attività in quanto ci furono l'occupazione tedesca e gli scontri con le brigate partigiane. Dopo il dramma del 1945 anche la montagna dovette ingegnarsi per riprendersi. Negli anni ‘50, nella maggior parte dei casi, vi fu l'emigrazione come unica risorsa. Le scuole per il lavoro, in ambito piccolo industriale ed artigianale, risorsero di nuovo, ma in una forma più adeguata ai tempi. Anche Andreis si attivò, come viene affermato da ex allievi e da alcuni disegni degli anni ‘50 e ‘60.
Le testimonianze inerenti la suddetta storia le troviamo in diverse figure del paese: Dino Fontana che insegnò ad Andreis nel 1956, approdando successivamente alla Savio in un settore specializzato. Dionisio Bucco che studiò negli anni 56 e 57 nei mesi invernali, in quanto negli altri mesi dell'anno emigrava nel Lussemburgo; egli lavorò in seguito in Svizzera ed in Italia, svolgendo i suoi compiti lavorativi con la stessa cura che già esprimeva nei suoi primi disegni. Roberto De Zorzi seguì i corsi nel ‘59-’60 negli spazi del ricreatorio, lavorò poi in Francia con contratto di lavoro qualificato, ottenuto prima di partire grazie ai corsi svolti, concluse la sua carriera come coordinatore di area fusoria alla Zanussi di Maniago.
LA MOSTRA In questa piccola mostra si intrecciano tre storie diverse: La scuola professionale di Andreis, l’opera di Mons. Luigi Peressutti ed i disegni con la breve vita di Albino De Zorzi.
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