Domenica 4 settembre. beatificazione Giovanni Paolo I
Veglia sabato 3 settembre e solenne celebrazione in piazza san Pietro domenica 4 con Papa Francesco alle 10.30
A ROMA
La solenne beatificazione di papa Giovanni Paolo I si celebra nella messa presieduta da papa Francesco domenica 4 settembre dalle ore 10.30 sulla piazza San Pietro. È teletrasmessa su Raiuno e Tv2000. Sono presenti gruppi di pellegrini ufficiali dal Triveneto, alcuni pure dalla diocesi nostra come dal territorio della provincia di Pordenone appartenente alla diocesi di Vittorio Veneto retta per undici anni da monsignor Luciani: egli fu perciò di casa nelle parrocchie dei comuni di Sacile, Caneva, Brugnera (con San Cassiano di Livenza), e a Ghirano e Villanova di Prata di Pordenone (sono quattordici parrocchie), per non dire dei moltissimi da lui cresimati che vivono anche in città a Pordenone e nel territorio nostro. Di qui l’iniziativa del parroco di queste ultime comunità di pellegrinare alla beatificazione con gruppo autonomo organizzato con il Comitato Beato Marco d’Aviano.
Tornando al 4 settembre a Roma, poiché la causa è stata promossa eccezionalmente dalla natia Diocesi di Belluno-Feltre, a quel vescovo compete, durante il rito, la lettura della petizione, accompagnato dal postulatore che attualmente è il cardinale Beniamino Stella prefetto emerito della Congregazione del Clero, ordinato sacerdote per la diocesi di Vittorio Veneto dal vescovo Luciani (vicepostulatrice della causa è la nota giornalista Stefania Falasca).
La sera precedente, sabato 3 settembre, veglia di preghiera presieduta dal card. Angelo De Donatis per romani e pellegrini alle ore 18.30 nella Basilica di San Giovanni in Laterano, cattedrale di Roma, della quale Giovanni Paolo I fu e morì vescovo. I canti sono alternati dalla lettura di brani dal magistero del papa che qui prese solenne possesso della cattedra il 23 settembre 1978, nell’unica volta che uscì dal Vaticano cinque giorni prima del suo passaggio a Dio.
A CANALE D’AGORDO
È tradizione prevedere dopo le beatificazioni una solenne messa di ringraziamento. In questo caso essa viene celebrata non a Roma ma al paese natale di Albino Luciani, l’ormai celebre Canale d’Agordo, la domenica seguente, 11 settembre. Alle ore 16 presiede nella piazza al più illustre figlio intitolata, sotto lo sguardo della Marmolada, il patriarca di Venezia Francesco Moraglia, concelebranti principali il vescovo diocesano di Belluno-Feltre Renato Marangoni e quello di Vittorio Veneto Corrado Pizziolo. Tali presuli sono presenti con comunità di fedeli delle loro che sono le diocesi del ministero sacerdotale ed episcopale di Luciani. Altri vescovi della Conferenza Episcopale Triveneta e fedeli del Nord Est sono pure benarrivati e attesi. Veramente pochi sono coloro che, cristiani anche poco praticanti, non si siano recati almeno una volta, in questi quarantaquattro anni dalla sua fulminea ascesa al pontificato e repentina morte, al paese natio di Albino Luciani: indice anche questo di una fama di santità ben diffusa e immediatamente percepita dal popolo, come la prassi della Chiesa vuole.
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