Diocesi
stampa

Domenica 16 settembre Apertura dell’Anno pastorale

Ecco il programma del pomeriggio

La chiesa del Beato Odorico a Pordenone

Incontrare, ascoltare, condividere la vita dei poveri. Tre vele, con cui prendere il largo, insieme al Vescovo Giuseppe, seguendo le tracce della sua Lettera pastorale per il 2018-19: Toccare la carne di Cristo.

Doni di grazia, innanzitutto, da chiedere allo Spirito di Dio che soffia ancora il suo alito di vita su ciascuno e su questa umanità.

Tre sentieri da individuare e percorrere per incontrare tanti volti di poveri.

Povertà da "vedere e toccare", che non riguarda solo i "migranti e rifugiati", definiti nella lettera "la sfida più grande per la società e per la chiesa" e che rimangono in questo tempo una priorità per noi cristiani. Esistono anche altre povertà, come ad esempio: il disagio economico, la fragilità, la disabilità, la situazione carceraria, le dipendenze dal gioco, dall’alcool e dalle droghe, la disperazione del cuore, la depressione, l’ignoranza o altre situazioni di marginalità.

Un percorso già in atto da parte di singole persone e dalle comunità cristiane. Ma è assodato che per un cristiano l’amore per i poveri sia un dovere e non un opzional?

E’ naturale che ci sia bisogno di un continuo e serio discernimento per cogliere le varie forme di povertà e individuare adeguati interventi?

E’ superato la convinzione che non è sufficiente fare qualcosa per gli altri e che non venga dato per carità ciò che spetta per giustizia? Che l’attenzione ai poveri  sia prerogativa di pochi volontari delegati e non  impegno concreto di tutta la comunità cristiana?  Di non pensare a queste  persone come qualcuno che dobbiamo aiutare, forti della nostra posizione, ma  come qualcuno che possiamo accompagnare e sostenere per un pezzo più o meno lungo di strada, consapevoli che "nessuno è così povero da non avere nulla da dare". E come ricercare altri volontari più giovani?

Non sono facili conversioni ma è importante almeno sognare di poter intraprendere qualche sentiero perché qualcuno possa vivere meglio, più dignitosamente, meno solo, con qualche speranza in più nel cuore.

L’invito di Gesù è di considerare i poveri come nostri fratelli, accogliendo il  messaggio della sua prima beatitudine: beati i poveri in spirito, perche di essi è il regno dei cieli.

Una povertà da combattere e una povertà evangelica da vivere come l’ha vissuta Lui.  Un cammino verso "non solo una chiesa per i poveri ma una chiesa  di poveri".

Un anno per rimotivare attenzioni, operatività stabili e interventi già esistenti. Un anno per riconoscere, incontrare, ascoltare e condividere la vita di qualche povero delle nostre comunità.

IL PROGRAMMA  l pomeriggio di domenica 16 settembre sarà così organizzato: ore 14.30-16.30 apertura della segreteria sul sagrato della parrocchia “Beato Odorico” per eventuali altre iscrizioni ai vari punti di ascolto; - ore 15.30 ospite. “Per una comunitá ecclesiale capace di prossimitá: incontrare e accogliere i poveri”, relazione di Paolo Beccegato Vice Direttore Caritas Italiana responsabile dell’area internazionale e della Fondazione Giustizia e Solidarietà della Cei; - ore 16.30-18.30 Incontri - Testimonianze in Città (vedi mappa e dettaglio dei 10 temi nella pagina accanto); ore 19 cena presso refettorio Casa Madonna Pellegrina; ore 20.30 Veglia di preghiera presieduta dal Vescovo presso il Beato Odorico.

Fonte: Redazione Online
Domenica 16 settembre Apertura dell’Anno pastorale
  • Attualmente 0 su 5 Stelle.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Votazione: 0/5 (0 somma dei voti)

Grazie per il tuo voto!

Hai già votato per questa pagina, puoi votarla solo una volta!

Il tuo voto è cambiato, grazie mille!

Log in o crea un account per votare questa pagina.

Non sei abilitato all'invio del commento.

Effettua il Login per poter inviare un commento