Azione cattolica, festa diocesana tra voglia di futuro e Vangelo
Anche la festa diocesana di ACR e Adulti insieme è stata molto di più di un raduno tra soci e simpatizzanti. Nei volti di chi c’era si leggeva chiaramente voglia di futuro, passione per il Vangelo della strada, fiducia nelle relazioni vere che non vogliamo perdere in questo tempo difficile che stiamo vivendo. Nella nostra Diocesi, durante il Mese degli incontri, dai più piccoli ai più grandi, abbiamo colto l’invito a mettere il nostro "Tocco" nel mondo che ci circonda
Tutto è cominciato con l’incontro "a braccia aperte" del 25 aprile a Roma con il papa, poi a Sacrofano nei giorni seguenti durante la XVIII Assemblea nazionale dell’Azione cattolica italiana, e poi in tutte le diocesi e le parrocchie, per tutto il Mese degli Incontri, gli aderenti dell AC, si sono passati il testimone, la bellezza di fare festa insieme, per esprimere un "abbraccio aperto" ai nostri territori e alla Chiesa.
Anche la festa diocesana, di domenica 26 maggio, ACR e Adulti insieme, è stata molto di più di un raduno tra soci e simpatizzanti. Nei volti di chi c’era si leggeva chiaramente voglia di futuro, passione per il Vangelo della strada, fiducia nelle relazioni vere che non vogliamo perdere in questo tempo difficile che stiamo vivendo.
Nella nostra Diocesi, durante il Mese degli incontri, dai più piccoli ai più grandi, abbiamo colto l’invito a mettere il nostro "Tocco" nel mondo che ci circonda, per essere sempre più parte attiva nella nostra società.
L’invito a prendere consapevolezza è partito dalla certezza che non possiamo fare finta di niente e che ciò che avviene intorno a noi dipende anche dalle nostre azioni.
La nostra fede è il punto di partenza e la forza che ci permette di arrivare a dei cambiamenti concreti nel nostro territorio, cambiamenti che spettano anche a noi e alle nostre mani, poiché tutti siamo chiamati a rispondere ai bisogni con gesti di cura e carità.
In questo periodo, in particolare, abbiamo riflettuto su due impegni precisi che come aderenti AC vogliamo prendere:
- quelli che si sono dati i ragazzi all’incontro nazionale dell’ACR a Silvi Marina, riassunti nell’Agenda dei Ragazzi;
- quelli della comunità internazionale tradotti nell’Agenda 2030 riletta da noi alla luce della "Laudato Si’" di Papa Francesco.
La festa di domenica 26 maggio è stata l’occasione per condividere questi nostri impegni, per i ragazzi, attraverso i giochi e le sfide con protagonisti 6 supereroi un po’ particolari a cui i ragazzi hanno dimostrato che anche l’aiuto reciproco e la collaborazione sono dei superpoteri e che, se ognuno si impegna a fare la sua parte, il mondo può essere un posto migliore.
Gli adulti, tramite gli incontri con chi concretamente sta già cambiando il mondo, dimostrando che è possibile a partire dal proprio territorio e con le doti da supereroe che ciascuno ha, rendere raggiungibili gli obiettivi dell’agenda 2030. L’incontro con questi testimoni, così appassionati ci ha rafforzato nella gioia di appartenere ad una associazione che vuole avere il volto di chi non si arrende, di chi è resiliente, di chi crede che il servizio al Paese e alla Chiesa sia una cosa seria. Perché ciò che appassiona e rende forte e credibile il popolo di Ac è un impegno personale, certo, ma anche un attestato di fiducia per il bene comune, per la "cosa" pubblica.
La festa si è conclusa con la celebrazione eucaristica, durante la quale don Fabrizio ci ha ricordato che, se ai supereroi servono le loro maschere e i loro mantelli per mostrare le loro capacità, Gesù non ha bisogno di effetti speciali per starci vicino: sta a noi sentire la sua presenza anche in una leggera brezza.
Anna De Bortoli
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