Udine e Pordenone: Zigaina 100
Celebrazioni per il centenario della nascita del pittore friulano Giuseppe Zigaina: al Visionario di Udine giovedì 24 ottobre alle 19.30 e a Cinemazero di Pordenone venerdì 25 ottobre alle 21.00 Zigaina 100. A introdurre la serata a Pordenone ci saranno Piero Colussi (Cinemazero) e la storica e critica d’arte Vanja Strukelj.
ZIGAINA 100
Al Visionario di Udine e a Cinemazero di Pordenone il documentario Zigaina. La mia idea del dipingere di Francesco Bortolini e l’anteprima assoluta di 1953: Primo Maggio a Cervignano nell’ambito delle celebrazioni del pittore friulano
Nell’ambito delle celebrazioni per il centenario della nascita del pittore friulano Giuseppe Zigaina, scomparso nel 2015, arriva al Visionario di Udine giovedì 24 ottobre alle 19.30 e a Cinemazero di Pordenone venerdì 25 ottobre alle 21.00 Zigaina 100. A introdurre la serata a Udine Carlo Gaberscek (storico del cinema) e Fulvio Toffoli (giornalista e regista), mentre a Pordenone ci sarà Piero Colussi (Cinemazero) e la storica e critica d’arte Vanja Strukelj.
Due le proiezioni in programma a ingresso libero: il documentario Zigaina. La mia idea del dipingere di Francesco Bortolini e l’anteprima assoluta di 1953: Primo Maggio a Cervignano, breve filmato realizzato da Zigaina negli anni in cui il suo impegno civile e politico è stato più intenso, restaurato recentemente da Cinemazero e dalla Cineteca del Friuli.
Nel primo documentario, dialogando con Francesco Bortolini, l’artista racconta le tante vicende della sua vita: l’infanzia, la famiglia d’origine, la decisione di restare in Friuli, il suo percorso di artista, i vari periodi della sua pittura, il rapporto con il neorealismo e con gli intellettuali della sua epoca, l’amicizia profonda con Pier Paolo Pasolini, che aveva conosciuto a Udine nell’immediato dopoguerra.
1953: Primo Maggio a Cervignano è una pellicola che, come scrive lo storico del cinema Carlo Gaberscek, è attribuibile a pieno titolo al Neorealismo cinematografico e nella quale Zigaina affronta l'impegnativa regia cinematografica di un grande evento come quello del I° Maggio cervignanese, trasponendo così in pellicola la sua visione d' artista della pittura: “Scene cinematografiche” - spiega Gaberscek - “il cui senso di coralità̀, immersione nel paesaggio della Bassa friulana a lui così caro ed epicità̀ erano già presenti nella sua opera pittorica”.
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