Racconti in class...room: venerdì 5 dicembre alle 17.30 la premiazione
Attenzione sulla proclamazione dei vincitori, venerdì 5 febbraio alle 17.30, sulla piattaforma Meet: ospite d'onore Simone Marcuzzi, chiamato a premiare i vincitori scelti dalla Giuria
“Racconti in class…room”: le particolari circostanze legate all'attuale emergenza sanitaria, hanno cambiato la modalità e il nome – ma non il forte interesse e l’entusiasmo – per la XIII edizione del contest di scrittura narrativa “Racconti in classe”, promosso dal Liceo Leopardi–Majorana di Pordenone in collaborazione con Fondazione Pordenonelegge.it.
Vista l'impossibilità di riunire gli studenti a scuola, lo scorso 11 dicembre il concorso si è svolto online, mettendo a frutto l'esperienza maturata con la didattica a distanza. I dubbi iniziali sull'uso di questa nuova modalità per il contest sono stati fugati da una partecipazione imponente e da un grande entusiasmo, oltre le aspettative. Hanno partecipato infatti complessivamente 185 ragazzi: 70 del Liceo Leopardi-Majorana di Pordenone e 115 delle scuole Secondarie di Primo grado di Pordenone e del territorio (Cordenons, San Quirino, Pravisdomini, Chions, Sacile, Fontanafredda, Spilimbergo, Pasiano, San Giorgio della Richinvelda).
Testimonial di questa edizione particolare è lo scrittore Simone Marcuzzi: le suggestioni ispirate da un breve estratto del suo romanzo “Fratelli” (De Agostini, 2020) sono state motivo ispiratore per gli elaborati dei tanti partecipanti al concorso.
“Il rumoroso gruppo di ragazzi si era avviato sul bordo della strada in fila indiana, le giacche a vento troppo grandi, le cuffie di lana colorate, il crocchiare degli scarponcini sulla neve gelata”. Questo l’estratto dal romanzo di Marcuzzi, capace di innescare una staffetta creativa coinvolgente, a conferma del successo di un concorso ideato per stimolare e promuovere l'esercizio della scrittura narrativa, gli anni scorsi tra i banchi di scuola e in questa edizione in modalità online.
L’attenzione adesso è focalizzata sull’attesissima proclamazione dei vincitori, fissata per venerdì 5 febbraio alle ore 17.30, sulla piattaforma Meet: ospite d'onore sarà proprio Simone Marcuzzi, chiamato a premiare i vincitori scelti dalla Giuria, composta da Teresa Tassan Viol (Presidente), dalla curatrice di pordenonelegge.it Valentina Gasparet, dallo scrittore e docente Enrico Galiano, dai giornalisti Lorenzo Marchiori della redazione Il Gazzettino e da Cristina Savi della redazione Messaggero Veneto, e da Paola Schiffo di Fondazione Pordenonelegge.it. Nel corso dell'evento di premiazione i racconti vincitori verranno letti dagli studenti Miruna Drajneanu e Carlo Tomba, diplomati lo scorso anno. Condurranno Matteo Iseppi e Marisole Basso, anche loro ex studenti del Leopardi-Majorana. L'immagine dell’edizione 2021 di Racconti in class…room è a cura di Francesco De Luca, del Gruppo Fotografi del Leomajor.
«Raccontinclasse – spiega Valentina Gasparet – è una piccola creatura preziosa, che da sempre affianchiamo con convinzione e grande cura. È preziosa per diversi motivi: innanzitutto è un contest ideato per incoraggiare la scrittura creativa tra i ragazzi in una città, Pordenone, che è diventata negli anni capitale della ‘lettura d’autore’ e anche autorevole riferimento per la scrittura, in declinazioni e generi diversi. E poi è assolutamente speciale perché nasce in classe, proprio sui banchi di scuola, sotto la luce al neon, dove non è facile né scontato che fiorisca la creatività. E su quei banchi, sotto quella luce, in un pomeriggio di inverno, da 13 anni ormai, tanti ragazzi di terza media e di seconda liceo riempiono pagine di storie, di pensieri: pagine piene della loro immaginazione e di vita vissuta, pagine che raccontano tanto di loro, dei desideri, delle paure, di quello che vogliono dire. Quest’anno poteva essere tutto tristemente diverso. E invece – grazie all’impegno e alla passione della dirigente del Liceo Leo-Major, Rossana Viola e di un gruppo di insegnanti meravigliosi, guidati da Angela Piazza e Patrizio Brunetta – la magia si è rinnovata. E, anche se da lontano, anche se ha dovuto attraversare schermi e tastiere, quella materia viva e pulsante è uscita dalle case ed è arrivata a noi, con tutta la sua energia. Oltre la pandemia, oltre il lockdown e la DAD, la forza dei ragazzi, il loro coraggio, la bellezza, sono arrivati ancora, con i loro racconti».
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