Pordenone: la mostra di Alberto Magri omaggia i dinosauri
Ultimi giorni per recarsi in Biblioteca comunale di Pordenone per la mostra di Alberto Magri "Tethyshadros insularis". Chiusura domenica 18 luglio
Il 18 luglio si chiude la mostra di Alberto Magri "Tethyshadros insularis", allestita presso la Biblioteca civica di Pordenone.
Seguirà - ls data non è ancora nota - la presentazione del volume di cui la mostra è stata un piccolo assaggio.
Di seguito pubblichiamo un intervento sull’opera di Alberto Magri della giornalista Anna Turchet, che ringraziamo per la collaborazione.
naugurata lo scorso 17 giugno, presso gli spazi espositivi della Biblioteca Civica di Pordenone, chiude i battenti il 18 luglio.
E’ un viaggio in un’epoca davvero lontana, un salto nel passato nel Friuli Venezia Giulia di 70 milioni di anni fa. Tra bozzetti, studi, dipinti, libri illustrati e pannelli illustrativi, Alberto Magri, artista e restauratore con all’attivo già diverse pubblicazioni, ha voluto rendere omaggio alla grande passione che lo anima fin dalla più tenera età: quella per i dinosauri.
E proprio una di queste affascinanti creature - il Tethyshadros insularis - è la protagonista dell’esposizione.
Si tratta di un dinosauro vissuto nel nostro territorio nel periodo Cretaceo e di cui è stato scoperto uno scheletro pressoché intero negli anni Novanta del secolo scorso. Quello che è stato allestito negli spazi della biblioteca non è, tuttavia, un semplice tributo artistico al mondo dei dinosauri, frutto di estro e fantasia, ma poggia su solide basi scientifiche. Convinto che scienziati e artisti condividano la stessa curiosità per il mondo e che siano accomunati da un medesimo desiderio di esplorazione e divulgazione, Alberto Magri ha chiamato a contribuire al suo progetto diverse personalità appartenenti al mondo naturalistico e paleontologico - tra cui il il paleontologo Fabio Marco Dalla Vecchia - nonché altri artisti specializzati nella "paleoarte", ovvero la raffigurazione del mondo preistorico e dei suoi abitanti.
Ne è nata una collaborazione davvero stimolante che si concretizzerà in un volume, di prossima pubblicazione, e in questa esposizione, che è solo un primo assaggio di un progetto ben più ampio con il quale Magri intende fornire altri tasselli alla ricostruzione della vita nel passato in Friuli Venezia Giulia.
Attraverso i contributi di questi professionisti e le opere artistiche realizzate da Alberto Magri, è possibile conoscere meglio un mondo così lontano da noi che si fa quasi fatica a concepirlo. Grazie alla sensibilità artistica di questi studi e visioni, unita ai dati scientifici di cui oggi disponiamo, ci è consentito vedere una creatura e il suo mondo così come probabilmente dovevano apparire.
Forse non sapremo mai com’era davvero un Tethyshadros, ma anche in questa indeterminatezza e nel sottile equilibrio tra scienza e arte sta tutto il fascino della paleoarte e di progetti divulgativi come questo.
Anna Turch
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