L'inquinamento luminoso nelle opere di Mattia Balsamini
Inaugura oggi pomeriggio alle 17.30 la mostra di Matteo Balsamini curata da Francesca "Matete" Martini. Questa mattina la vernice per la stampa
![Da sx Riccardo Costantini, Raffaele Panizza, Mattia Balsamini, Francesca Matete Martini, Marco Fortunato Da sx Riccardo Costantini, Raffaele Panizza, Mattia Balsamini, Francesca Matete Martini, Marco Fortunato](/var/popolo/storage/images/cultura-e-spettacoli/l-inquinamento-luminoso-nelle-opere-di-mattia-balsamini/2398415-1-ita-IT/L-inquinamento-luminoso-nelle-opere-di-Mattia-Balsamini_articleimage.jpg)
Un percorso inedito per immagini, con stampe fotografiche anche di grande formato, “provìni” e contenuti originali dalla Moleskine/diario di lavoro, assieme a tre videoproiezioni, formano la mostra fotografica Se la notte scomparisse di Mattia Balsamini, che narra l’inquinamento luminoso e l’incredibile “scomparsa del buio”, alla Galleria Harry Bertoia di Pordenone. La mostra, a cura di Francesca “Matete” Martini, viene inaugurata questo pomeriggio alle 17 marzo alle 17.30 e rimarrà aperta fino al 30 aprile, visitabile da giovedì a domenica, dalle 15 alle 19, a ingresso libero. Due artisti del territorio, Balsamini e Martini, diventano protagonisti di un'iniziativa promossa dal Comune di Pordenone con Cinemazero, in occasione della XVI edizione del Pordenone Docs Fest. Le voci del documentario (29 marzo - 2 aprile). La foto simbolo del festival fa parte proprio della mostra.
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