Il ritorno al colore alla Galleria Spazzapan di Gradisca d'Isonzo
Dal 20 giugno, alla Galleria regionale d’arte contemporanea “Luigi Spazzapan” di Gradisca d’Isonzo è visitabile la mostra “Ritorno al colore”: 21 opere di 21 artisti del Friuli Venezia Giulia
A cura dell’Erpac
Dal 20 giugno, alla Galleria regionale d’arte contemporanea “Luigi Spazzapan” di Gradisca d’Isonzo è visitabile la mostra “Ritorno al colore”. Si tratta di ventuno opere di altrettanti artisti del Friuli Venezia Giulia, che assieme alla collezione permanente su Luigi Spazzapan e sulle sue opere legate al comodato Corgnati, formano un importante percorso artistico attraverso cui la Galleria riapre finalmente tutti i suoi spazi espositivi.
Piuttosto che privilegiare un ordine cronologico o tematico, si è deciso di lavorare sui cinque diversi ambienti della Galleria, alla ricerca di corrispondenze o contrasti, affinità tematiche o peculiari relazioni cromatiche tutte volte a valorizzare le opere attraverso inediti colloqui.
Lunedi e martedì: chiuso; da mercoledì a domenica: 10-13 / 15-19; info: musei.erpac@regione.fvg.it
L’aerea scultura in bronzo Danzatrice di Ugo Carà, connotata dallo stile di questo maestro del ‘900, è messa in relazione con la dinamica litografia Gabbiani di Pizzinato che, a sua volta, si oppone al Paesaggio del Collio di Cesare Mocchiutti. Sull’ultima parete della sala il lavoro di Graziano Negri, Bianco su giallo, è in rapporto con una dettagliata e minuziosa composizione geometrica di Massimo Bottecchia.
La sala attigua invece è tutta incentrata sul contrasto tra la pittura di matrice astratta e concettuale di Ciussi, Palli e Paolini e la potenza volumetrica della scultura I Loti del 1961 di Pino Mucchiut. È poi la volta del binomio Doliach e Di Iorio. Al centro della quarta sala, il Portrait di Franco Dugo, accanto al quale opere di forte impatto: coloristico, per Mario Padovan, con il suo Rosso 00230/644, e segnico, con Il Perdon di Barbana di Mocchiutti. Il percorso si conclude con opere che nel blu e nero trovano assonanze e atmosfere notturne congiunte. Sono qui riuniti Accordi azzurri su nero di Romeo Daneo, la Composizione di Gianna Marini e Gabbia di Aldo Colò.
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