Il Volo del Jazz chiude venerdì 6 dicembre a Sacile con Daniel Garcìa
La 20ª edizione de Il Volo del Jazz si prepara a un gran finale, venerdì 6 dicembre alle 20.45, con l'esibizione del pianista spagnolo Daniel García, non nel teatro Zancanaro come per i concerti precedenti, ma nella dimensione più intima della Fazioli Concert Hall di Sacile, a suggello di una collaborazione di vecchia data fra Circolo Controtempo, che organizza la rassegna, e la Fazioli.
La 20ª edizione de Il Volo del Jazz si prepara a un gran finale, venerdì 6 dicembre alle 20.45, con l'esibizione del pianista spagnolo Daniel García, non nel teatro Zancanaro come per i concerti precedenti, ma nella dimensione più intima della Fazioli Concert Hall di Sacile, a suggello di una collaborazione di vecchia data fra Circolo Controtempo, che organizza la rassegna, e la Fazioli.
Figura di spicco della scena jazz internazionale, Daniel García è noto per la sua capacità di fondere jazz, flamenco, musica classica e contemporanea in uno stile unico e innovativo. Pluripremiato, recentemente insignito del titolo di "Best European Artist 2024" dall’Académie du Jazz, García è un virtuoso che trascende i confini musicali, regalando al pubblico esperienze fatte di emozioni e sperimentazioni.
Il suo piano solo, scelto per chiudere questa edizione, promette di sorprendere con uno spettacolo in cui l'improvvisazione e la libertà creativa incontrano un lirismo intenso. García esplora infatti le radici della tradizione musicale spagnola, con un approccio innovativo che integra elementi di jazz contemporaneo, elettronica e influenze classiche.
Originario di Salamanca, Daniel García è cresciuto in una famiglia di musicisti, respirando un melting pot musicale che spazia da Stravinsky a Miles Davis, da Paco de Lucía a Fatboy Slim. La sua formazione al prestigioso Berklee College of Music di Boston, sotto la guida del mentore Danilo Pérez, si è rivelata decisiva per la sua maturazione artistica. Da allora, la sua carriera è stata un crescendo: collaborazioni con artisti del calibro di Ibrahim Maalouf, Anat Cohen, Arturo Sandoval e Jorge Drexler lo hanno consacrato come una delle voci più autorevoli del jazz contemporaneo.
Il suo penultimo album in trio, Vía de la Plata (ACT), confermava la maturità compositiva e la sintonia con i musicisti cubani Reinier “El Negrón” e Michael Olivera. Un disco che rappresenta una pietra miliare nella sua carriera, celebrato dalla critica come uno dei lavori più significativi del jazz europeo. Un lavoro che ha trovato solide conferme nel suo nuovo e atteso album “WONDERLAND”, pubblicato con l’etichetta ACT Music, uscito nell’autunno di quest’anno.
La 20maedizione de Il Volo del Jazz è stata caratterizzata da un successo straordinario, con molti sold out allo Zancanaro, dove il pubblico, proveniente da tutto il Triveneto, non ha voluto mancare a date esclusive di protagonisti mondiali del jazz e non solo, da Brad Mehldau a Rachel Z.e Omar Hakim, da Lady Blackbird a China Moses, fino a Stefano di Battista.
Un’edizione che non si è “limitata” ai concerti. Come da tradizione, il festival ha offerto un programma di iniziative culturali collaterali: dal pianista e compositore Pasquale Mega, che ha guidato il pubblico in un viaggio nella vita e nella musica di Bill Evans con la monografia Tutta la musica in un tocco alla mostra fotografica In and Around Music, firmata da Caterina Di Perri, che ha accompagnato i concerti con immagini suggestive che catturano la bellezza e l’intensità della musica, fino al coinvolgimento, come sempre, delle realtà del territorio, soprattutto i giovani e le associazioni musicali. In particolare, il Teatro Zancanaro ha ospitato lo spettacolo Sacile 5 Novembre 1944, un tributo alla memoria storica locale, accompagnato dalla prima del docufilm omonimo, diretto da Edoardo Magrini con il coinvolgimento di giovani talenti.
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