I poeti italiani e la prima guerra mondiale
Dalla prima guerra mondiale a papa Francesco: la storia non ha insegnato all'uomo a fare la pace. E le guerre continuano.
Papa Francesco è stato citato ben due volte con forza e convinzione da Andrea Cortellessa, docente di letteratura italiana contemporanea a Roma3 che a Pordenonelegge, giovedì 20 ha presentato la sua riedizione di “Le notti chiare erano tutte un’alba - I poeti italiani e la prima guerra mondiale”. Edizione rinnovata della sua prima(1998) con aggiunta di 20 testi. Cortellessa ha conversato con Gian Mario Villalta. Affascinante la sua disamina della guerra, la prima mondiale, di cui ricorre il centenario vista attraverso i poeti, per giungere a superare quel suo primitivo concetto, espresso nell’edizione del 1998 in cui riteneva che nessuno ci avrebbe più portato in un campo di battaglia. Oggi Cortellessa non è più convinto che “Historia sia magistra vitae”. Ha citato per ben due volte Papa Francesco il quale sostiene che stiamo vivendo una “terza guerra mondiale a pezzi”, prosecuzione della seconda, mai finita e forse anche della prima. ”La storia ci insegna che la storia non insegna nulla, ciò nonostante dedicare tempo alla storia non è tempo sprecato, un libro di storia può essere decisivo nella nostra vita, può servirci a farci sentire più uomini” . M.L.G.A.
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