I Colonos: 3 Appuntamenti su teleFriuli
Si comincia domenica 21 febbraio con Angelo Floramo alle 19,15 "per una breve storia del Friuli"
A causa del perdurare della pandemia, anche l’edizione 2021 della rassegna In File a cura dell’associazione culturale “Colonos” diretta da Federico Rossi, lascia la vecchia stalla dei Colonos dove si è svolta fino allo scorso anno (interrotta bruscamente dal primo “confinamento”) per approdare in televisione. I tre appuntamenti in programma, infatti, verranno trasmessi alle 19,15 delle domeniche 21 e 28 febbraio e 7 marzo.
Ad aprire la serie degli incontri sarà, domenica 21 febbraio (ore 19,15) su Telefriuli, lo storico e docente Angelo Floramo che parlerà su “Per una breve storia del Friuli - Lo smarrimento della suggestione e la ricerca dell’identità”; letture di Fabiano Fantini,
musiche Riccardo Pes.
Sembra che il Friuli, in fin dei conti, questo sia: un intreccio di frontiere che si sovrappongono e si ridisegnano mutevolmente. Frontiere naturalistiche, geografiche, linguistiche, antropologiche, culturali, anche religiose. Frontiere, non confini. La Storia purtroppo, nella cruda violenza di chi ne decreta i destini, ha troppo spesso tracciato solchi e trincee, ha eretto palizzate, bastioni, muri, delimitandoli con garitte e filo spinato, facendoli presidiare da uomini armati, spesso venuti da lontano, che nulla avevano a che fare con la storia e la civiltà di queste terre. Dove finiva la terra degli Illiri e dove cominciava quella dei Celti? I castra romani presidiavano terre e controllavano strade, ai contorni dei loro “municipia” si sono sovrapposti quelli delle prime pievi cristiane lasciando che nuove frontiere scorressero tra il Vangelo e i miti dei popoli pagani. E poi Patriarcato di Aquileia e Venezia, Signori di Gorizia e Marca Trevigiana, Regno d’Italia e Impero Austro-Ungarico, Terzo Reich e Repubblica Sociale Italiana, Italia e Jugoslavia, la cortina di ferro, oggi ancora Slovenia e Carinzia ma nel seno di un’Europa che dovrebbe essere unita, terra e cielo, acqua dolce e acqua salata, montagna e pianura, colline e marcite. Quante altre linee invisibili ancora ci sarebbero da tratteggiare? Queste sono le domande che si pone una breve storia del Friuli. Tra lo smarrimento della suggestione e la ricerca dell’identità.
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