Elio Ciol: un compleanno e una mostra
L'appuntamento fissato per il 3 marzo: una torta con 92 candeline e una mostra con le sue splendide foto "Respiri di viaggio". Auguri Maestro!
In questi tempi di "clausura" forzata, senza possibilità di viaggiare, riempiono gli occhi e il cuore le fotografie di Elio Ciol, raccolte nella mostra "Respiri di viaggio", allestita fino a giugno nello spazio della ex Sala Consiliare di Casarsa della Delizia, per iniziativa dell’Ufficio Cultura di quel Comune, curata - come anche il catalogo che l’accompagna, edito da Punto Marte - dal critico Fulvio Dell’Agnese.
Riempiono gli occhi e il cuore per la bellezza che quelle foto prima catturano (grazie all’abilità del fotografo) e poi trasmettono a chi le ammira; per la varietà di siti visitati nel corso di trent’anni di viaggi nel mondo; per i particolari che Ciol sa cogliere con occhio tanto esperto quanto sensibile.
Casarsa - come mettono in evidenza il sindaco, Lavinia Clarotto, e l’assessore alle politiche culturali, Fabio Cristante - con questa mostra vuole rendere omaggio al concittadino famoso nel mondo dopo oltre 70 anni di arte fotografica (la mostra è stata inaugurata il 3 marzo, giorno del 92° compleanno di Ciol, sempre attivissimo) e nel contempo ringraziarlo per la generosa donazione di oltre 700 sue fotografie, molte delle quali acquisite dai più importanti musei internazionali.
Dice il Maestro: "Fissavo nella pellicola quello che mi colpiva come cosa nuova, inaspettata, esuberante e in armonia con il luogo che visitavo, sempre così lontano dal mio Friuli. E già gioivo di poter mostrare le immagini a tante persone, amici, e far godere anche i loro occhi".
Ciol passa dal Mediterraneo al Medio Oriente, dall’Asia alla Russia e dall’amato bianco e nero al colore: il risultato è sempre altissimo. Ma - come fa notare Dell’Agnese - ciò che distingue il maestro di Casarsa è che a differenza di tutti noi (troppo spesso bulimici nel fotografare) egli sa "selezionare", ovvero sa "fissare" la sensazione che un luogo, un edificio, un’opera d’arte gli suscita. I suoi - sostiene il curatore - sono "momenti di privato incanto" che lo e ci allontanano dal "brusio turistico", "frutto di un miracoloso fermarsi del tempo".
Insomma, che si tratti di vasti paesaggi (Armenia, Cappadocia, Mongolia) o di realtà urbane fittamente popolate (come Varanasi, sulle rive del Gange), di architetture cristiane (i Monasteri di Rila in Bulgaria e Zagorsk in Russia, la Cattedrale di Siviglia) o di edifici dell’Islam (a Bukhara e Samarcanda), di siti archeologici (Leptis Magna, Gerasa, Petra, Giza) o di modernissimi contenitori d’arte (come il Museo Guggenheim a Bilbao) dietro all’obiettivo c’è sempre un "viaggiatore consapevole" dei propri mezzi artistici e della necessità di instaurare una "consonanza di respiro" con i soggetti ritratti.
La mostra resta aperta fino a giugno, con ingresso libero e grazie alla collaborazione della Pro Casarsa, nelle giornate di giovedì e venerdì in orario 15-18, nel rispetto delle vigenti normative anti-Covid. Info: Ufficio Cultura Comune di Casarsa della Delizia 0434 873907, biblioteca@comune.casarsadelladelizia.pn.it; www.casarsadelladeliziaeventi.it
Nico Nanni
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