Carlo Maria Martini, maestro del "Farsi prossimo"

Da alcuni anni la Fondazione Carlo Maria Martini è invitata a presentare all’interno della rassegna "Ascoltare Leggere Crescere. Incontri con l’editoria religiosa" l’uscita dell’ultimo volume dell’Opera Omnia, la raccolta organica del corpus degli scritti e degli interventi martiniani, edita da Bompiani.

La Fondazione Carlo Maria Martini prende forma in seguito alla decisione dello stesso cardinal Martini di lasciare in eredità i suoi scritti alla Provincia d’Italia della Compagnia di Gesù, che in accordo con l’Arcidiocesi di Milano e i familiari del Cardinale, hanno individuato nella creazione di questo ente un adeguato strumento per promuovere alcuni intenti e perseguire delle specifiche finalità, all’interno delle quali si inserisce anche l’operazione editoriale condotta insieme a Bompiani.

In questa prospettiva si inserisce anche l’appuntamento con la presentazione del VI volume dell’Opera Omnia (che come si può cogliere dall’Indice del libro ad oggi ha messo in cantiere ben venti volumi!) che raccoglie gran parte dei contributi al tema della carità e della prossimità, che ha rappresentato uno degli assi portanti dell’episcopato martiniano? Il volume è strutturato secondo tre parti. 

La Prima, Farsi prossimo: un discernimento ecclesiale per la carità, è dedicata l’articolato processo ecclesiale che condusse alla celebrazione del convegno del 1986 da cui prende il nome questo volume: "Farsi prossimo".

La Seconda, La pratica della prossimità, accompagna Martini nella sua riflessione sulla prossimità praticata, anche nel suo impegno personale diretto, proponendo ad esempio le parole pronunciate in occasione delle regolari visite alle carceri milanesi. Ma non mancano quelle dedicate ad altre forme di sofferenza ed emarginazione e all’impegno sociale e politico per realizzare una società più giusta.

La Terza parte, Radici e orizzonti della prossimità, documenta il lavoro di scavo fondativo e di ritorno riflessivo sui temi della prossimità in cui Martini si è costantemente impegnato, a partire da alcuni esempi di ispirazione biblica sui temi della carità, per chiudersi con una riflessione sulla giustizia, anche divina.

Dalla lettura di questi itinerari emergono le posizioni del Cardinale sulle situazioni del suo tempo e in rapporto ai dibattiti allora in corso (l’ultima fase e la conclusione delle stagioni del terrorismo, gli anni di Tangentopoli, l’affacciarsi di Milano come centro culturale ed economico europeo, i nuovi volti multietnici e plurireligiosi delle periferie), da cui hanno preso forme intuizioni ancora in grado di ispirare.

Di questo e di altro ancora che potrà prendere spunto dalle pagine di questo volume ne parleremo insieme a Monsignor Carlo Redaelli, sacerdote milanese che ha vissuto l’intera stagione dell’episcopato martiniano, attualmente Arcivescovo di Gorizia e presidente della Caritas italiana, e al dottor Fabio Pizzul, giornalista e consigliere della Regione Lombardia, attivamente impegnato in Azione Cattolica nella diocesi milanese, di cui è stato presidente dal 2002 al 2008. Con il saluto del sindaco di Aquileia Emanuele Zorino.

L'intervento integrale di padre Iuri Sandrin sj è pubblicato sull'edizione del 2 ottobre de Il Popolo.