Aspettando il Pordenone Doc Fest: proiezione di Kissing Gorbaciov
La proiezione del film in programma giovedì 15 febbraio alle 20.45 a Cinemazero, Pordenone, tra gli appuntamenti di “Aspettando Pordenone Docs Fest”, con l’intervento dei registi Andrea Paco Mariani e Luigi D'Alife
La musica è protagonista del quarto appuntamento di Aspettando Pordenone Docs Fest, giovedì 15 febbraio alle 20.45 a Cinemazero di Pordenone, con l'attesissimo "Kissing Gorbaciov". Il documentario fa rivivere un evento storico: nel Salento, 36 anni fa, il muro tra est e ovest inizia a vacillare: per la prima volta rock-band sovietiche si esibiscono nel mondo libero, incontrando il punk rock italiano dei CCCP. Saranno presenti in sala i registi Andrea Paco Mariani e Luigi D'Alife.
Il documentario, presentato in anteprima al Festival dei Popoli, racconta uno degli episodi più improbabili della storia della musica italiana: nel 1988 a Melpignano, in provincia di Lecce, la Giunta comunista appoggia la realizzazione del festival “Le idi di marzo”, che ha l'obiettivo di ospitare in Italia artisti sovietici e altre band italiane, per poi dirigersi a Mosca. Un follia: il muro sembra ancora inespugnabile, la divisione tra est e ovest invalicabile. I due mondi non possono entrare in contatto. Eppure sta cambiando tutto: «Il presidente Michail Gorbaciov ha letto il vostro progetto e intende finanziarlo». E così lo scambio avviene, le band si incontrano e l’Unione Sovietica inizia a sgretolarsi sotto gli occhi dei protagonisti di quel viaggio. Con essa implodono anche i CCCP – Fedeli alla linea, quei quattro emiliani punk-filosovietici nati artisticamente a Berlino con la promessa di suonare insieme fino a quando non lo avessero fatto a Mosca.
Per ricostruire la vicenda, i registi Mariani e D’Alife sono riusciti a far emergere una memoria audiovisiva che sembrava perduta. Annarella e Massimo Zamboni (CCCP) hanno riesumato un archivio fino a quel momento del tutto privato, AAMOD – (Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico) ha fornito immagini dell’epoca straordinarie, i protagonisti di quegli eventi dell’88-89 si sono resi disponibili per le interviste: così il film ha preso forma. Il girato di finzione affianca le testimonianze e i materiali d’archivio, accompagnando lo spettatore in un viaggio surreale in un mondo perduto.
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