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Studenti delle superiori a scuola in presenza, forse in febbraio

"Non ci sono le condizioni oggi". Confermata la dad per tutto gennaio. Ordinanza emessa da Fedriga e Zaia

Studenti delle superiori  a scuola in presenza, forse in febbraio

"Le scuole secondarie di secondo grado in Friuli Venezia Giulia rimarranno chiuse fino al 31 gennaio adottando al cento per cento la didattica digitale integrata. Una scelta di responsabilità, che tiene conto dell’andamento dei dati epidemiologici e assunta mantenendo un senso di lealtà istituzionale nei confronti del Governo, dal momento che è facoltà delle Regioni intraprendere misure più ristrettive rispetto a quelle nazionali". Lo hanno detto lunedì 4 gennaio a Trieste il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, e gli assessori Alessia Rosolen (Istruzione) e Graziano Pizzimenti (Infrastrutture) annunciando un’ordinanza a firma del governatore Massimiliano Fedriga che prevede il rinvio dell’apertura delle scuole superiori successivamente al 31 gennaio.
Come ha spiegato l’assessore Rosolen, la decisione è motivata da una parte da una questione sanitaria contingente e dall’altra da un fattore organizzativo finalizzato a dare alle scuole una tempistica certa "che non sia quella di un’apertura di pochi giorni per poi richiudere, come era stato ventilato da parte del Governo per il periodo prefestivo". Rosolen ha comunque sottolineato il lavoro importante svolto con l’Ufficio scolastico regionale e tutte le articolazioni del sistema scolastico, che in un quadro emergenziale estremamente complicato hanno sempre fornito la loro massima collaborazione.
Da parte sua il vicegovernatore Riccardi ha rimarcato come la scelta di aprire le scuole debba essere coerente con il fatto di garantire le massime condizioni di sicurezza in termini di salute a tutti (studenti, personale docente e ammnistrativo) e di poter contare su un sistema sanitario e ospedaliero che non sia sotto stress relativamente al numero di ricoveri ordinari e di terapia intensiva. Illustrando i dati del contagio il vicegovernatore ha ricordato come proprio la fascia 10-19 anni sia quella che ha visto in percentuale la maggior parte di casi di positività al Covid (18 per cento) in Friuli Venezia Giulia nel periodo dal 30 novembre al 27 dicembre. "Un elemento quest’ultimo - ha rilevato Riccardi - che, sommato all’andamento complessivo della curva dei contagi, motiva in maniera oggettiva l’ordinanza che il governatore sta per siglare".
Per quel che riguarda il tema dei trasporti, fortemente correlato alla riapertura delle scuole, l’assessore Pizzimenti ha ribadito l’importanza del lavoro svolto con le Prefetture per condividere un piano che consentisse il riavvio delle lezioni in sicurezza. "Eravamo - ha detto - e siamo pronti a tutti gli scenari, anche per un rientro con un coefficiente di riempimento dei mezzi che l’ultimo dpcm prevede al 50 per cento, tenendo conto di una profonda differenza su base territoriale che riguarda in particolare l’area dell’ex provincia di Udine: con 5 poli scolastici che manterrebbero l’orario storico e altri 6 che adotterebbero due orari diversi di entrata". Come ha aggiunto Pizzimenti, con la parte ferroviaria si arriva a 134 mezzi in più che sono stati reperiti sul mercato. Il tutto, relativamente ai costi, ha comportato anche un impegno dell’Amministrazione regionale che "è pronta - ha concluso - ad anticipare con fondi propri le risorse aggiuntive annunciate dal Governo".

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