Migliora la curva dei contagi Ora non vanificare i sacrifici fatti
Sistema sanitario ancora sotto stress. Vaccino possibile da fine gennaio
Cala la curva dei contagi nel Paese. La percentuale dei positivi rispetto al numero dei tamponi effettuati oscilla tra l’11 e il 12%.
Resta ancora alto, seppur in calo anche quello, il numero dei decessi. Ma gli esperti hanno più volte spiegato che questo è l’ultimo numero a scendere in una situazione di generale miglioramento.
Calano anche i ricoverati nelle terapie intensive e nelle strutture ospedaliere in genere. Questo è tuttavia un dato da assumere con molta cautela, perchè in diverse parti d’Italia - e in questo il Friuli Venezia Giulia non fa eccezione - le strutture sanitarie sono ancora sotto stress, faticando ad accogliere nuove degenze di positivi, rendendo necessario l’individuazione e l’apertura di reparti covid dedicati. Ma se uno spazio si può trovare e magari pure creare, più difficile - se non impossibile - individuare altre risorse umane disponibili: medici, infermieri, oss.
Situazione Italia Il quadro generale è comunque in miglioramento tanto da aver permesso ad alcune regioni di migliorare la propria classificazione in relazione al livello di rischio. Lomabardia e Piemonte sono passati da rosso ad arancione, mentre la Liguria, da arancione, è tornata ad essere classificata zona gialla.
Ci si auspica che l’allentamento delle restrizioni non vanifichi i sacrifici fin qui fatti. Già lo scorso week end, infatti, le grandi città come Milano hanno visto moltitudini di persone riversarsi sulle vie del centro per riappropriarsi del diritto allo shopping.
Nuovo Dpcm Mentre questa edizione de Il Popolo va in stampa (martedì 1 dicembre ore 16) il Governo sta limando gli ultimi dettagli del nuovo Dpcm che dovrebbe entrare in vigore a partire da venerdì 4 dicembre.
Da quanto trapela sembra scontato che a prevalere, in vista delle festività natalizie, sia la linea della prudenza.
Per non rischiare di ripetere gli errori dello scorso agosto, il Governo pare intenzionato a imporre il divieto di spostarsi da una regione all’altra per tutto il periodo delle feste. Così gli impianti sciistici dovrebbero restare chiusi almeno fino all’Epifania. Restrizioni non sono da escludere nemmeno er le modalità con cui si potranno celebrare le feste in famiglia. La prudenza sarà il fil rouge del decreto quindi, seppure le deroghe ovviamente non mancheranno. I dettagli li scopriremo.
Natale Sarà comunque un Natale differente. Il coprifuoco, se confermato, inciderà anche sulle tradizionali celebrazioni serali, come la Messa di Mezzanotte. Sarà un Natale diverso, ma non per forza questo dev’essere considerato un male.
Per molti ci saranno sacrifici da fare. La speranza è che servano a restituire un po’ di normalità fin dalle prime settimane del 2021, quando tutti gli studenti potrebbero tornare a frequentare le lezioni in presenza.
Vaccino Il Governo, insieme alle Regioni, sta lavorando al Piano vaccini. In questi giorni le multinazionali farmaceutiche Pfizer e Moderna hanno presentato agli enti regolatori internazionali la domanda per poter distribuire il vaccino anti Covid. Si attende la risposta entro la fine del mese di dicembre.
E’ presumibile che, nel caso tutto proceda per il meglio, anche in Italia le prime dosi possano essere distribuite dalla fine di gennaio. L’operazione richiederà tempo. Prima di avere le dosi necessarie e soprattutto prima di riuscire a vaccinare (convincendo gli scettici) un numero sufficiente di persone per raggiungere una sorta di ummunità di gregge, passeranno diversi mesi. La luce però in fondo al tunnel c’è.
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