Il discorso di Mattarella per il 2 giugno: l'Italia Rinasce come nel 1946
Appello e incoraggiamento alla ri-nascita di una nuova casa comune nel 75° anniversario della Repubblica. Il ricordo delle donne italiane che hanno contribuito ai progressi democratici e sociali del Paese
“La nascita della Repubblica Italiana, nel 1946, segnava anch’essa un nuovo inizio: la edificazione di una casa comune, basata sulla libera sottoscrizione di un patto di cittadinanza da parte dei cittadini e, per la prima volta, delle cittadine”. Lo ha ricordato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, aprendo il concerto offerto in onore del Corpo diplomatico accreditato presso lo Stato italiano alla vigilia del 75° anniversario della Repubblica italiana.
“Sulle macerie il popolo italiano, i popoli d’Europa, i popoli del mondo, si proposero di non ripetere gli errori del passato. Non sempre ci siamo riusciti”, ha osservato il Capo dello Stato, sottolineando però che “la spinta alla rinuncia della guerra, come strumento di risoluzione delle controversie internazionali, è stata allora, e rimane, robusta e forte”. “È un disegno incompiuto, per il quale moltiplicare gli impegni comuni”, ha ammonito Mattarella, che ha concluso: “Con questa convinzione e in questa prospettiva auguro a tutti buona Festa della Repubblica Italiana”.
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