Assemblea sinodale
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Assemblea sinodale: i tempi e le modalità

Il Vescovo Pellegrini: "Risuona forte dentro di me quell’invito che Gesù ha rivolto non solo ai suoi discepoli ma a tutti noi di portare il suo vangelo nel mondo, di portare l’amore di Dio nel mondo. Tocca a noi oggi condurlo dentro la storia concreta, quella dei nostri giorni, dei nostri bisogni". Ma come? Si è chiesto il presule".

Assemblea sinodale: i tempi e le modalità

Lo aveva annunciato come un suo sogno il 26 marzo, giorno in cui mons. Giuseppe Pellegrini vescovo di Concordia-Pordenone ha ricordato i dieci anni dalla sua ordinazione episcopale avvenuta in San Zeno a Verona nel 2011. Sabato 10 aprile, un paio di settimane dopo, quel sogno ha preso vita. Si tratta dell’Assemblea Sinodale, la cui fase iniziale e preparatoria è stata avviata con una celebrazione eucaristica nella parrocchiale di Corva di Azzano Decimo, trasmessa in streaming dai canali social della Diocesi per le restrizioni dettate dalla pandemia.
Sempre sabato 10, in una previa conferenza stampa, il vescovo stesso la ha così presentata: "Risuona forte dentro di me quell’invito che Gesù ha rivolto non solo ai suoi discepoli ma a tutti noi di portare il suo vangelo nel mondo, di portare l’amore di Dio nel mondo. Tocca a noi oggi condurlo dentro la storia concreta, quella dei nostri giorni, dei nostri bisogni". Ma come? Si è chiesto il presule.
Una la certezza: "Aspetto fondamentale è farlo insieme. Farlo come una chiesa non costituita solo da sacerdoti, papa, vescovi e religiosi, ma intero popolo di Dio".
Questa chiesa diocesana è chiamata a lavorare insieme, a confrontarsi, soprattutto a mettersi in ascolto per vedere dove oggi lo Spirito soffia e dove conduce. Una Chiesa pronta a collaborare, a condividere, a captare novità, a cambiare dove necessario, purché il messaggio evangelico continui a camminare per le strade del mondo.
Don Maurizio Girolami, segretario generale dell’Assemblea Sinodale ne ha fornito i dettagli più tecnici.
Punto primo è saper cogliere necessità e bisogni manifestati da persone e comunità. "Per il lavoro che si affaccia - ha spiegato don Maurizio - il vescovo ha costituito una segreteria generale composta da una trentina di persone, di sacerdoti e laici impegnati nell’ambito ecclesiale e sociale. La presidenza, costituita dal vescovo stesso, sta definendo delle piste di riflessione, condivise col Consiglio Presbiterale".
Pur restando aperta a raccogliere quanto emergerà, quattro sono gli ambiti individuati come base di partenza: la necessità di un cambiamento che rifletta l’epoca che stiamo vivendo; la presa di coscienza del Battesimo come matrice di tutto ciò che è la vita cristiana; il rinnovamento della pastorale e dell’organizzazione delle comunità per un cammino funzionale e condiviso; una riflessione sul ministero sacerdotale.
Con la celebrazione di sabato 10 ha preso il via la prima fase, dedicata all’ascolto; poi quanto emerso verrà raccolto e il materiale risultante diverrà materia di confronto e discussione alla luce delle fragilità come delle peculiarità emerse da singoli, comunità e territorio.
Raccolte le varie sollecitazioni la segreteria generale produrrà un Instrumentum Laboris (autunno 2021), cioè un documento che terrà conto dall’ascolto capillare. Ma l’Instrumentum sarà anche punto di partenza per avviare una fase di discussione - tramite delegati - che porterà alla celebrazione della assemblea vera e propria che, a quel punto, sarà il risultato di mesi di cammino, di riflessione, di confronto e di preghiera di una Diocesi intera.
S.V.

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