Santuario di San Vittore (Bl): concluso il restauro del tetto
C’erano infiltrazioni d’acqua pericolose. Intervento realizzato grazie anche ai fondi dell’8x1000
Dopo l’asfaltatura della strada di accesso al Santuario di San Vittore di Anzù di Feltre, attuata dal Comune con ottimi risultati, ora, grazie anche a un sostanzioso contributo ottenuto dalla Conferenza episcopale italiana tramite i fondi dell’8×1000, si è concluso pure il restauro del tetto della basilica che si è reso necessario dopo che due anni fa era stata rilevata la presenza di alcune pericolose infiltrazioni d’acqua.
Dopo il completamento del tetto della navata, gli ultimi lavori, realizzati dall’impresa Setgar di Arsié, hanno riguardato il tetto della sacrestia che è stato rifatto completamente (travatura, tavolato, isolamento, coppi e grondaie) perché nell’Ottocento – spiega il rettore del Santuario, monsignor Sergio Dalla Rosa – l’architetto Giuseppe Segusini probabilmente aveva dovuto risparmiare realizzando un tetto con coppi a vista poggiati su listelli, come si faceva nelle case private della gente povera, senza prevedere neppure le grondaie.
Sempre per quanto riguarda la sistemazione dell’area del Santuario, da segnalare poi che recentemente c’è stata anche l’assicurazione di un contributo da parte del Comitato di gestione del Fondo Comuni Confinanti presieduto dall’on. Dario Bond. Il Consiglio d’amministrazione del Santuario, in collaborazione con il Comitato, dovrà ora decidere come utilizzare al meglio questi fondi che probabilmente potranno servire anche a ricavare nella cosiddetta “Casa del Dazio”, posta ai piedi della rocca e di proprietà del Santuario, un ostello al servizio di pellegrini e utenti dell’“Anello del Miesna” di cui l’architetto Andrea Bona, ora assessore comunale ai Lavori Pubblici, ha fatto un progetto di massima.
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