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Laboratorio Progetto Penelope: iniziativa di moda ideata da sarte Rom

Coinvolte residenti di Azzano, Pasiano e Pravisdomini. progetto realizzato anche con il sostegno dell'8xmille della Chiesa Cattolica

Parole chiave: Chiesa Cattolica (3), 8xmille (13)
Laboratorio Progetto Penelope: iniziativa di moda ideata da sarte Rom

Un sogno di apertura a nuove prospettive occupazionali per il mondo femminile è rappresentato da un gruppo di donne rom intraprendenti, nate in Italia, residenti a Pasiano, Pravisdomini e Azzano Decimo, con un laboratorio di sartoria che ha sede nella sala parrocchiale di Pravisdomini (Pordenone). È stato di essenziale sostegno il supporto al progetto della Fondazione Migrantes, della Caritas diocesana di Concordia- Pordenone attraverso Fondazione Buon Samaritano e dell’8Xmille della Chiesa Cattolica.
Le aspiranti sarte hanno seguito un percorso formativo di due anni, durante il quale hanno maturato competenze tali da rendere concreta l’aspirazione a un progetto di imprenditoria sul versante della ideazione e produzione di nuovi capi di moda. Queste talentuose signore sono nate qui, pertanto sono italiane a tutti gli effetti e bene inserite nella realtà locale. Sono stati fondamentali il sostegno sul piano dell’apertura al territorio svolto dalla mediatrice culturale rom Nada Braidic, ideatrice e promoter del progetto a livello regionale, e la tessitura di collaborazioni con realtà produttive e cooperative del settore: il laboratorio Ridoprìn di Torre, il laboratorio T-essere di Pordenone, il Maglificio Ma.Re. di Chions, la merceria Tilde di Azzano Decimo.
Il gruppo conta attualmente sei componenti, le più intensamente appassionate del loro lavoro e le più motivate a organizzarsi quali professioniste nel campo dell’abbigliamento femminile. Per sostenere e dare concretezza al loro grande sogno, oggi contano intensamente sulla prospettiva di trovare una collaborazione professionale con altre realtà avviate come gruppo di lavoro animato dalla passione e dotato delle competenze creative e realizzative necessarie alla sartoria. Ovviamente è stato studiato e approfondito il settore della moda femminile al fine di scoprire le dinamiche sottese alle scelte stilistiche e ai trend di mercato che guideranno i capi della donna del futuro. Alla luce delle indicazioni emerse, il dna ideativo e realizzativo del gruppo si è recentemente espresso in una collezione di venti capi per i vari momenti della giornata, prodotti in vista della partecipazione a un evento fieristico di Pordenone: nel palcoscenico "Io Creo" dello scorso novembre, fiera dedicata alla creatività e all’hobbistica al femminile, con uno stand di 22 mq, le nostre sarte hanno presentato al pubblico la loro prima collezione Primavera Estate, riscuotendo un vivo apprezzamento e raccogliendo anche i primi ordini.
Dietro le quinte, l’iniziativa è stata coordinata da Ivan Favro, Product Designer attivo nella ideazione della strategia di prodotto e di marketing, che le ha accompagnate nel corso dell’annualità, producendo anche un accurato shooting fotografico finalizzato alla realizzazione delle brochure pubblicitarie nonché l’architettura dello stand, raccontando soprattutto come dopo oltre due anni di formazione, tirocini, pratica intensa…è nata la prima Collezione Donna: pensata e disegnata dal gruppo con la sua supervisione evidenzia la mission di aiutare la donna nella ripartenza post covid, alimentata dal desiderio di ispirare il corso della nuova quotidianità con praticità e concretezza e con quel tocco di eleganza che da sempre accompagna le donne JUVLY (donna in lingua rom). Questo è il primo passo di un gruppo determinato a concretizzare la sua passione e i suoi sogni, intravedendo all’orizzonte la possibilità di avviare un progetto imprenditoriale concreto. Una prospettiva alimentata dalla forza di una tensione e di un sogno radicato nelle peculiari doti creative di ciascuna e di tutte insieme, tanto da identificarsi con la propria visione di un futuro concreto che si traduca in uno stile di professionalità e di vita. E ciò scardinando gli stereotipi che da anni accompagnano queste donne sostenute dal desiderio di riscatto e dalla volontà di dimostrare e condividere la propria cultura insieme alle qualità e alla forza consolidata attraverso l’espressione concreta delle loro peculiari doti e aspirazioni. È la prospettiva che oggi anima questo gruppo in una visione di fiducia e ottimismo che merita di essere concretamente sostenuta.
Il progetto, seguito dai Servizi sociali di Ambito Vivo nella figura di Stefano Carbone e dall’équipe TAI con referente Francesca De Grandis, conta su una terza annualità di formazione e sviluppo laboratoriale in partenza il prossimo febbraio, con l’obiettivo di riuscire ad essere presenti sul mercato con la collezione Primavera Estate 2023 appena presentata.
Flavia Sacilotto

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