I bambini e le bugie. Nessun dramma
A tutti i bambini capita di dire bugie. Sarebbe da preoccuparsi del contrario. Importante è come il genitore recupera poi la situazione.
Mentre mi trovavo al mare questa estate mi è capitato di assistere ad una discussione di una famiglia accanto al mio ombrellone. I due genitori stavano riprendendo la figlia di circa otto o nove anni. L’oggetto della discussione era una bugia che la bimba avrebbe detto loro per nascondere un piccolo malanno. Ciò che ha attirato la mia attenzione è stato il tono intransigente della madre e contemporaneamente il procedere incalzante delle domande del padre alla ricerca della verità dei fatti con l’intento evidente di smascherare la figlia inchiodandola con la logica. Mi ha catturato lo sguardo della bambina verso i genitori: conteneva un misto di paura, sottomissione, rabbia e frustrazione. Più che ad una scena educativa tra genitori e figli sembrava di assistere ad una specie di interrogatorio.
Così mi sono chiesto quanto sia difficile a volte per un genitore coniugare le esigenze educative con l’attenzione per i vissuti del figlio al fine di non infliggergli mortificazioni inutili.
Tutti i bambini e gli adolescenti prima o poi dicono qualche bugia, se non ne dicessero mai ci sarebbe quasi da preoccuparsi!
Quale atteggiamento allora è possibile pensare come più utile da assumere per un genitore dinanzi alle bugie di un figlio? Vale la pena ricordare che l’atteggiamento dei genitori influisce sui figli e che la disapprovazione e il silenzio sono più efficaci delle punizioni. E’ importante tenere presente che la forza del genitore sta nella relazione col figlio e che è questa che va coltivata e curata. Prestare attenzione a come il messaggio che si vuole mandare verrà trasmesso è un passo importante proprio per prendersi cura della relazione senza trascurare il senso. Chiedersi che cosa abbia spinto il proprio figlio a raccontare quella bugia è un buon inizio per cercare di comprenderlo e di introdurre uno spazio di discussione che consenta a tutti gli interlocutori di dire delle cose a riguardo senza sentirsi subito giudicati o di dover giudicare.
Di sicuro è più produttivo porre delle domande ai propri figli piuttosto che aggredirli con giudizi perentori che non lasciano via di uscita. E’ necessario indurre il bambino (o l’adolescente) ad assumersi le proprie responsabilità.
Per non correre il rischio di accusare ingiustamente i propri figli di essere dei bugiardi bisogna accertarsi che le bugie siano proprie vere! Quindi si consiglia ai genitori di evitare di reagire con collera o con le prediche. Serve a poco anche imputarsi sulla bugia o cercare di estorcere la verità.
Fondamentale è l’esempio dei genitori: bisognerebbe cercare di non mentire mai ai figli anche quando loro pongono domande difficili o imbarazzanti. Se il genitore gli mente si sente autorizzato a farlo anche lui.
La sincerità, così come la menzogna, i bambini la imparano anche dall’esempio dei genitori!
Federico Carniello
Psicologo e psicoterapeuta
Non sei abilitato all'invio del commento.
Effettua il Login per poter inviare un commento