Portogruaro: le lettere dei ragazzi del XXV aprile nel libro di Edith Bruck
Nella sua ultima fatica letteraria, I frutti della memoria edito da La Nave di Teseo, Edith Bruck raccoglie le lettere e i testi degli studenti di tutte le età che ha incontrato in questi anni, portando nelle scuole e ovunque la sua testimonianza per non dimenticare l’orrore dell’Olocausto.
Nella sua ultima fatica letteraria, I frutti della memoria edito da La Nave di Teseo, Edith Bruck raccoglie le lettere e i testi degli studenti di tutte le età che ha incontrato in questi anni, portando nelle scuole e ovunque la sua testimonianza per non dimenticare l’orrore dell’Olocausto.
Tra gli incontri che la 93enne scrittrice ebrea di origine ungherese ricorda nel suo libro quello, in streaming, del 22 gennaio 2022 organizzato da alcune associazioni di Portogruaro in occasione del Giorno della Memoria, a cui parteciparono moltissime classi degli istituti superiori della città. Tra queste la classe III A S, con la professoressa Francesca Gnan, del Liceo XXV Aprile che rimase molto colpita dal racconto della sopravvissuta di Auschwitz, tanto che alcuni allievi scrissero a Edith Bruck.
Ora queste lettere, firmate da Francesca P, Maddalena B, Margherita C, Giovanni D, Marco I, Nicolò L, Daniela M, Giacomo M, Alice M e Matteo P, fanno parte del libro (precisamente a p. 23 e 24 e 74 - 84) nella cui prefazione l’autrice si rivolge agli studenti con queste parole: "Dopo la mia presenza nelle scuole, le vostre lettere erano e sono balsamo, fiducia in un domani migliore, soprattutto per voi, nonostante le nuove guerre, ben diverse, mai paragonabili alla Shoah, e che oggi purtroppo vedete in diretta; fame, sofferenze, massacri indistinti, ingiustizie, nefandezze, che succedono e si ripetono nel mondo come un virus inguaribile che abita l’uomo, da sempre capace di crudeltà indegne di un essere pensante" e conclude con il consiglio " di alimentare il bene dentro di voi, e lasciate morire di fame il male."
L’intervista del 2022, curata da Alessio Alessandrini, è ancora disponibile sul canale YouTube di Noi Migranti Associazione.
Ada Toffolon
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