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1° maggio nel Veneto Orientale visto dalla Coldiretti

Le sofferenze in agricoltura e il progetto "Jobincountry"

1° maggio nel Veneto Orientale visto dalla Coldiretti

Questa imprevedibile e inattesa pandemia ha portato a dei risvolti inevitabili nell’economia e nell’organizzazione delle aziende. A risentirne è anche il settore agricolo che sta affrontando la difficoltà di trovare lavoratori stagionali per le campagne. Da un’idea di Coldiretti Venezia, estesa poi a tutto il territorio nazionale, è stata varata la banca dati "Jobincountry", autorizzata dal Ministero del Lavoro con le aziende agricole che assumono. "Il progetto è stato avviato in autonomia - sottolineano da Coldiretti Venezia - in attesa che dal Governo e dal Parlamento arrivi una radicale semplificazione del voucher agricolo che possa garantire a studenti, cassaintegrati e pensionati lo svolgimento dei lavori nelle campagne dove mancano i braccianti stranieri anche per effetto delle misure cautelative adottate a seguito dell’emergenza coronavirus da alcuni Paesi europei, dalla Polonia alla Bulgaria fino alla Romania, con i quali occorre peraltro trovare accordi per realizzare dei corridoi verdi privilegiati per i lavoratori agricoli".

"Jobincountry", in sintesi, è una piattaforma di intermediazione della manodopera che offre a imprese e lavoratori di tutta Italia un luogo di incontro, prima virtuale online e poi sul campo.

L’obiettivo è mettere in contatto i bisogni delle aziende agricole in cerca di personale con quelli dei cittadini che cercano un impego in questo periodo emergenziale e anche per il futuro. Sul portale (raggiungibile dal sito www.coldiretti.it), quindi, le aziende possono inserire offerte di lavoro, indicando le caratteristiche professionali richieste e le condizioni relative alle offerte (mansioni e retribuzioni), mentre le persone possono inserire il proprio curriculum e la propria disponibilità alla nuova occupazione.

Le richieste arrivano anche dal territorio del Veneto orientale.

Tra Sandonatese e Portogruarese, sono poche, circa una cinquantina, le aziende che ricercano manodopera, in particolare persone già specializzate nella potatura degli alberi da frutto e del vigneto. Ci sono, inoltre, già delle proposte per la vendemmia del prossimo autunno. "Nel settore agricolo ci sono imprese che stanno subendo la situazione data dal virus e altre, invece, che devono fare i conti con i fattori ambientali, come la siccità. La situazione occupazionale del Portogruarese - spiega Michele Terrin, direttore di Coldiretti Portogruaro - ha registrato delle difficoltà soprattutto nel settore agrituristico e degli ortaggi, dove i dipendenti sono perlopiù stagionali e i datori di lavoro stanno temporeggiando nel chiamarli. Anche nell’ambiente vitivinicolo, le aziende stanno lavorando a regime ridotto visto il rallentamento della produzione, dato anche dallo stop del settore Ho.re.ca. Non è stato registrato alcun licenziamento, in questo periodo abbiamo fatto la richiesta di cassa integrazione per solo due attività. Le altre stanno stringendo i denti, gestendo il periodo con la turnazione dei dipendenti che hanno ferie da smaltire o grazie ai contratti a chiamata".

Fonte: Redazione Online
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