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La società moderna genera robot, non uomini

 Il cittadino globale è confuso. L’agglomerato di culture, di religioni non facilita certo, almeno a prima vista, una identità precisa in un mondo senza tempo e senza spazio, quale è quella digitale. La società degli oggetti elettronici genera robot, non uomini.

La morte di ogni essere umano porta via un mondo che non può più essere ricostruito. In ogni vita esiste il "buio del postmoderno", come scrive uno dei sociologi più noti al mondo, Zygmunt Bauman. Ha perfettamente ragione. E’ buio della modernità su molti giovani. E’ buio dell’intelletto che, con gli stupefacenti, sfida la morte  magari con sole tre pasticche. Buio che  raggiunge i nostri giovani e le nostre ragazze. Che voleva questa ragazza, Erica, di neanche venti anni quando si è "fatta"? Risale ad alcuni giorni fa una delle ultime morti giovanili per droga. Che cosa vogliono ancor oggi quei giovani morti per incidenti stradali, sfidandosi negli incroci, nella velocità, nei sorpassi, imbottiti di stupefacenti? E cosa vogliono questi ragazzi che sembrano vivere una vita normale in una famiglia altrettanto normale, con casa e lavoro, e la sera invece si trasformano, spacciano e qualcuno addirittura non esita  a premere il grilletto? Eppure, prima di uscire di casa, avranno salutato la loro mamma con un bacio e un abbraccio, come dei ragazzi di buona morale e buoni sentimenti.
In altre parti del Paese, alcuni giovani s’erano messi in testa di vincere un primato di velocità ad un incrocio stradale, sfidando la Polizia e la propria vita.
E’ il buio della coscienza, dell’intelligenza e della volontà: è il buio della modernità.
Discoteca, droga, incroci attraversati a tutta velocità. Che cosa questi giovano non sono riusciti a trovare? O meglio, da dove viene questa  perdita di senso dell’esistenza? Eppure Erica, come tanti suoi amici, e poi altri giovani,  sa a che cosa va incontro: a sicura morte. Perché questi giovani cercano ogni sabato di riempire la serata di musica e sballo? E’ inutile nasconderci dietro la società, dietro un carattere ribelle di una schiera di giovani. La famiglia, la scuola, la società, che cosa devono insegnare della vita a questi ragazzi? Che è bella e ricca di novità, di conquiste in ogni campo del sapere, che va salvaguardata e sviluppata.
Oggi ai giovani  non mancano le conoscenze scientifiche, etiche e universitarie. Manca loro lo spirito, ossia una conoscenza umana fatta di esperienza dove l’uomo vale più di ogni altro essere vivente.
La società liquida è afflitta dalla mancanza di principi. Tutto si presenta in modo relativo, non fondato. Il pensiero moderno è post-moderno proprio perché appare lontano dalle sue radici. I giovani della civiltà post-moderna vivono ovunque, superano le frontiere, ma la globalizzazione rende incerti i valori, come ci ricorda Bauman. Il cittadino globale è confuso. L’agglomerato di culture, di religioni non facilita certo, almeno a prima vista, una identità precisa in un mondo senza tempo e senza spazio, quale è quella digitale. La società degli oggetti elettronici genera robot, non uomini.

La società moderna genera robot, non uomini
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