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Caregivers

Alla scoperta delle nuove misure di sostegno in tema di assistenti familiari

Nell’ultima legge di bilancio le misure adottate dallo Stato riguardano molte fasi della vita di una persona: dal bonus bebè, agli incentivi dei giovani, alle nuove regole sugli sconti sulle tasse per chi ha figli a carico al reddito di inclusione per le famiglie in difficoltà.
In particolare, per i caregivers ( familiari assistenti) cioè  le persone che si prendono cura a tempo pieno di un parente anziano o non autosufficiente di primo grado, è stato stanziato un fondo da 60 milioni che dovrà essere speso in tre anni.
La gratuità e la piena disponibilità oraria è la principale differenza fra un caregiver e la figura della badante.
In questa attività il caregiver può operare in modo diretto (lavare, vestire, cucinare..) o indiretto ( svolgere compiti amministrativi) oppure sorvegliare attivamente il proprio congiunto (intervenire in caso di pericolo per l’assistito o gli altri) o passivamente (paziente a letto che deve essere controllato).
Inoltre, secondo la circolare Inps n.34 del 23 febbraio 2018, a decorrere dal 1° gennaio 2018, può presentare domanda di riconoscimento delle condizioni per l’accesso all’Ape sociale anche un parente di secondo grado o un affine entro il secondo che assista da almeno sei mesi il soggetto convivente affetto da handicap grave di cui alla legge n.104 del 1992. Per tali soggetti la legge di bilancio 2018 subordina all’ulteriore condizione che il coniuge/unito civilmente e i parenti di primo grado conviventi con la persona affetta da handicap in situazione di gravità si trovino in una delle seguenti condizioni: aver compiuto I settanta anni di età; essere anch’essi affetti da patologie invalidanti; essere deceduti o mancanti. Le domande potranno essere presentate entro il 31 marzo, 15 luglio e 30 novembre 2018. L’Istituto dovrà comunicare ai richiedenti l’esito dell’istruttoria delle domande.
Lo status di soggetto che assiste e convive da almeno sei mesi deve sussistere al momento della presentazione della domanda di riconoscimento della presentazione della domanda di riconoscimento delle condizioni per l’accesso all’Ape sociale e deve permanere fino all’accesso al beneficio.
Per quanto riguarda la certificazione della disabilità, nella fase iniziale, per la certificazione dei requisiti all’Inps: è sufficiente fornire certificati provvisori, ma la circolare precisa che l’Inps si riserva di poter revocare l’Ape se dal verbale definitivo non fosse confermata la disabilità grave che da diritto all’Ape sociale e di richiedere quindi la restituzione delle indennità che nel frattempo fossero già state versate.
Inoltre per I disabili con patologie oncologiche o sindrome down sarà sufficiente la presentazione dei verbali Asl non convalidati e di certificazioni dal medico di base.
Nel frattempo l’Emilia Romagna è la prima regione italiana a dotarsi di una legge regionale per il riconoscimento e il sostegno del caregiver familiare, definito come "la persona che volontariamente, in modo gratuito e responsabile, si prende cura nell’ambito del piano assistenziale individualizzato di una persona cara consenziente, in condizioni di non autosufficienza o comunquedi necessità di ausilio di lunga durata, non in grado di prendersi cura di sè".
Fondamentale in questa legge, nel caso in cui una persona si trovi in una situazione di fragilità, la stesura del Piano assistenziale individuale, in cui si attiva un raccordo fra la persona e i servizi. Dentro questo piano sono indicati in maniera precisa e formale i compiti che assolve il famigliare e quelli del professionista.Sostegno economico fornito dalla Regione attraverso attraverso l’erogazione dell’assegno di cura ed interventi economici per l’adattamento domestico e ricerca di intese ed accordi con le associazioni datoriali per dare una maggiore flessibilità oraria che permetta di conciliare la vita lavorativa con le esigenze di cura. Sono questi i punti chiave della legge regionale da esportare in quanto, come afferma la Golfarelli, presidente di CARER, l’Associazione Caregiver dell’Emilia Romagna, "siamo tutti stati, siamo o saremo caregiver".

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