Il giardino del Doge apre a Villa Manin il 1 2e 13 settembre
Il meglio del florovivaismo oggi sul mercato accompagnato da incontri culturali che spaziano dall’arte alla musica, dalla fotografia all’architettura
Sabato 12 e domenica 13 settembre, dalle 9 al tramonto, nel parco storico più importante del Friuli Venezia Giulia avrà luogo la XII edizione della manifestazione “Nel Giardino del Doge Manin”. L’iniziativa nasce sotto la regia dell’ERPAC, l’Ente Regionale per il Patrimonio Culturale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, l’istituzione preposta alla promozione e alla valorizzazione del nostro territorio, con il coordinamento della cooperativa sociale “Agricola Monte San Pantaleone”, una realtà che ha fatto rifiorire il Parco di San Giovanni a Trieste e che da oltre quarant’anni si occupa di verde e di benessere attraverso il verde.
A Villa Manin la bellezza è di casa da sempre e sarà la protagonista anche di questo evento che fa seguito a una stagione estiva molto ricca e partecipata.
Per tutto il fine settimana un centinaio di espositori, sapientemente selezionati da Lili Soldatich, curatrice tra l’altro di Horti Tergestini, invaderanno pacificamente il parco: si tratta di florovivaisti e artigiani provenienti da tutt’Italia e non solo pronti ad accogliere i visitatori offrendo il meglio dei loro prodotti, ma anche le loro competenze e la loro esperienza sul campo.
La due giorni sarà ufficialmente inaugurata alla presenza delle Autorità sabato 12 settembre alle 11: in quell’occasione sarà presentata un’audioguida di Villa Manin scaricabile dai cellulari e realizzata con il sostegno del Lions Club Medio Tagliamento grazie alla quale sarà semplice visitare villa e parco approfondendone la storia, l’architettura e gli aspetti naturalistici, tutti elementi che nel frattempo si potranno scoprire partecipando alle due passeggiate (sabato e domenica alle 14.30) curate da Umberto Alberini, coautore delle guide Erpac.
Una visita guidata è prevista anche — sabato a fine mattinata — alla mostra “Angiolino, la guerra di un pittore cantastorie”, un omaggio dedicato a uno straordinario autodidatta friulano del ‘900, che ha impresso su tela gli orrori della guerra. L’esposizione, curata da Dino Barattin e realizzata dall’Erpac in collaborazione con il Comune di San Giorgio di Nogaro, sarà visitabile fino al 27 settembre.
Un’altra guida arricchirà l’offerta culturale, quella alle uccellande storiche del Friuli: “La verde attrazione”, questo il titolo della pubblicazione, sarà presentata domenica 13 settembre alle 11 dalla curatrice Mabel Englaro assieme a Maurizio Tondolo, Giorgio Galletti e Giovanni Puppatti. E di verde attraente si occuperanno anche le ospiti del sabato pomeriggio: Monica Mazzolini, storica dell’arte e della fotografia, si addentrerà nel bosco, partendo dalla “selva oscura” citata da Dante e rappresentata da Dorè fino ad arrivare al bosco verticale di Milano, descrivendone le caratteristiche naturali senza tralasciare gli aspetti simbolici (sabato 12 alle 15.30); la giornalista Simonetta Lorigliola, invece, svelerà agli appassionati del vino e della vite i segreti di Ronco Pitotti, vigna friulana in simbiosi con l’ecosistema (sabato 12 alle 17).
Chiuderà la manifestazione il concerto “Affetti d’amor e di guerra” a cura del Piccolo Opera Festival del Friuli Venezia Giulia, un viaggio musicale nel tempo in cui la villa, già allora oasi di bellezza, era il luogo di svago degli aristocratici veneti; a eseguire le musiche di Handel e Vivaldi saranno i giovani solisti della classe di canto barocco del contralto Sonia Prina presso l’Accademia per l’Opera di Verona-Polo Nazionale Artistico assieme a un gruppo strumentale guidato dal cembalista Alberto Busettini.
L’ingresso è libero ma contingentato: in ottemperanza alle norme anti Covid i visitatori sono tenuti a indossare la mascherina, a igienizzarsi le mani, a seguire i percorsi indicati e a mantenere la distanza di sicurezza di almeno 1 metro. Tutte le informazioni sono reperibili su www.villamanin.it
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